L'ho desiderato con tutta me stessa, atteso come si attende una buona notizia e letto non appena uscito. Sto parlando di "Rebel. La nuova Alba", ultimo capitolo della serie Rebel of the sands" di Alwyn Hamilton, che finalmente riesco a recensire!
Titolo: Rebel la nuova alba (Rebel of the Sands #3)
Data di pubblicazione: 15 novembre2017
Autrice: Alwyn Hamilton
Compralo qui: IBS
Prezzo: 16,00 €
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 15 novembre2017
Autrice: Alwyn Hamilton
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Prezzo: 16,00 €
Editore: Giunti
Nonostante l'esecuzione capitale del Principe Ahmed, la ribellione che rende inquieto il deserto del Miraji non si è placata e il Sultano indice nuove gare per scegliere un principe ereditario, sperando così di ingraziarsi la popolazione. Tra gli avversari, Amani non ha ancora recuperato completamente i suoi poteri e le rimane un'unica possibilità se vuole liberare i ribelli prigionieri: correre il rischio di evocare un genio per chiederne l'aiuto. E in mezzo alle montagne non troverà un genio qualsiasi, ma proprio l'essere immortale che ha tradito il Primo Eroe. In mezzo a una natura selvaggia e affascinante Amani deve affrontare sfide cruciali. Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano...
La serie Rebel of the Sands è così composta:
1. (Rebel of the Sands #1) Rebel Il Deserto in Fiamme
3. (Rebel of the Sands #3) Rebel La Nuova Alba
Recensione
Le storie sarebbero state imperfette, le leggende incomplete. E tutti noi che eravamo in quel giardino, quella sera, avremmo portato le nostre storie con noi, al momento della morte, insieme ai dettagli che non erano abbastanza importanti per i cantastorie e che sarebbero scomparsi nel fumo delle nostre pire funerarie.Ma anche se il deserto avesse dimenticato mille delle nostre storie, era sufficiente che si fosse ricordato di noi. Che, molti anni dopo la nostra morte, uomini e donne seduti intorno al fuoco avessero saputo che tanto tempo prima, prima di diventare leggenda, anche noi avevamo vissuto.
Che io sia una grande fan della serie di Alwyn Hamilton non è certo un mistero. L'ho scoperta quasi per caso, leggendola senza aspettarmi nulla ed è stato subito amore.
Sin dalle prime pagine la saga Rebel of the Sands mi si è piantata nel cuore, togliendomi il respiro con la sua travolgente bellezza. E se già dal primo libro è stato chiaro che Alwyn Hamilton avesse dato vita a una storia destinata a imprimersi nella memoria di molti, con il suo capitolo finale "Rebel. La nuova alba" ne abbiamo avuto conferma. Nonostante i piccoli punti deboli della trama, l'autrice è riuscita a catturare e meravigliare ancora una volta.
Quella della Hamilton è una serie diversa dai soliti YA che pullulano sugli scaffali: coraggiosa, esplosiva e perfetta per ogni lettore che sappia gustarsi un buon fantasy. Tra le sue pagine non troverete alcuna traccia di romanticismo soffocante, nessuna damigella in pericolo né drammi superflui.
Non ci sono mezzi termini per Alwyn Hamilton, solo una storia che merita di essere letta, bella e suggestiva, straziante ed epica come poche che nel suo capitolo finale assume uno spessore e una profondità inattesi. Incontrare per l'ultima volta gli eroi che già mi avevano tolto il respiro nei libri precedenti è stata un'esperienza irripetibile, che ricorderà sempre con grande emozione. Certo, sarei stata ancora più soddisfatta se l'autrice avesse smussato alcuni angoli, per così dire, ma la perfezione non è sempre facile da ottenere.
Se volete che vi racconti quello che la conclusione di questa serie mi ha fatto provare, ma temete di imbattervi in spoiler indesiderati, state tranquilli: non potrei mai rovinarvi la lettura e questa recensione è spoiler free!
In un’epoca lontana, all’alba della prima guerra, terminata ormai da molto tempo, i Djinni immortali crearono la vita e la morte. Diedero alle loro creature un corpo che poteva essere ferito, distrutto e disperso come sabbia, e poi li illuminarono con una sola scintilla del loro fuoco, che un giorno si sarebbe estinta.
Quando ho saputo che la Giunti avrebbe portato in Italia l'ultimo capitolo di questa serie in anteprima mondiale, la mia gioia è stata incontenibile. Bramavo con ogni fibra di potermi ricongiungere ad Amani,la ragazza del deserto con il grilletto facile ormai conosciuta come Il Bandito dagli Occhi Blu e con tutti i suoi amici ribelli. Solitamente tengo a freno le attese, in particolare riguardo a una conclusione di serie. Ma il mio attaccamento per la saga di Alwyn Hamilton ha assunto una dimensione tutta sua, che mi ha impedito di mantenere le aspettative ai minimi termini.
Da "Rebel. La nuova alba" mi aspettavo dramma, azione, lacrime e avventura. Mi aspettavo un finale mozzafiato, di quelli che marchiano a fuoco e non lasciano scampo. Mi aspettavo emozioni fortissime, pugni nello stomaco e brividi sulla pelle. Troppo? Forse. Eppure, incredibilmente, le mie aspettative sono state soddisfatte.
"Con Rebel. La nuova Alba" Alwyn Hamilton ci trascina nel cuore della rivoluzione per cui Amani, Jin, il Principe Ribelle e i suoi amici hanno lottato con le unghie e con i denti. Una rivoluzione sanguinosa, che ha richiesto e richiederà ancora grandissimi sacrifici.
Sin da subito è chiaro che tutto quello per cui i nostri eroi hanno combattuto sembra essere sul punto di sgretolarsi e che sul Bandito dagli Occhi Blu pesano responsabilità fin troppo gravose. Ma il destino, in un mondo in cui magia e mito tengono per mano la realtà, può essere imprevedibile e Amani lo scoprirà sulla propria pelle: ci sono ferite che non si saneranno mai, sacrifici che richiedono prezzi troppo alti e c'è quella voglia di rivalsa che infiamma i cuori e non da scampo.
Se pensate di sapere cosa vi aspetta, dunque, sappiate che vi sbagliate: "Rebel. La nuova alba" vi saprà catturare e sorprendere fino allo struggente epilogo.
Da "Rebel. La nuova alba" mi aspettavo dramma, azione, lacrime e avventura. Mi aspettavo un finale mozzafiato, di quelli che marchiano a fuoco e non lasciano scampo. Mi aspettavo emozioni fortissime, pugni nello stomaco e brividi sulla pelle. Troppo? Forse. Eppure, incredibilmente, le mie aspettative sono state soddisfatte.
"Con Rebel. La nuova Alba" Alwyn Hamilton ci trascina nel cuore della rivoluzione per cui Amani, Jin, il Principe Ribelle e i suoi amici hanno lottato con le unghie e con i denti. Una rivoluzione sanguinosa, che ha richiesto e richiederà ancora grandissimi sacrifici.
Sin da subito è chiaro che tutto quello per cui i nostri eroi hanno combattuto sembra essere sul punto di sgretolarsi e che sul Bandito dagli Occhi Blu pesano responsabilità fin troppo gravose. Ma il destino, in un mondo in cui magia e mito tengono per mano la realtà, può essere imprevedibile e Amani lo scoprirà sulla propria pelle: ci sono ferite che non si saneranno mai, sacrifici che richiedono prezzi troppo alti e c'è quella voglia di rivalsa che infiamma i cuori e non da scampo.
Se pensate di sapere cosa vi aspetta, dunque, sappiate che vi sbagliate: "Rebel. La nuova alba" vi saprà catturare e sorprendere fino allo struggente epilogo.
C’era una volta un ragazzo che veniva dal mare e che si innamorò di una ragazza del deserto.
Quando la incontrò, il ragazzo capì subito che era pericolosa: pistola in pugno e sprezzo del pericolo, in una città del deserto ai confini del mondo. Lei era tutta fuoco e polvere da sparo, il dito sempre sul grilletto.
Quanto può essere difficile recensire l'ultimo libro di una serie, senza rivelare praticamente nulla della trama? Lasciate che ve lo dica io: tantissimo. Le mie dita fremono dalla voglia di raccontarvi delle incredibili gesta di Amani, protagonista coraggiosa e carica di verve, forte e ostinata come le tempeste di sabbia del suo adorato deserto. Vorrei dirvi quanto è cresciuta la ragazza che fuggiva da un matrimonio combinato, con al fianco un ribelle scarmigliato dalla lingua tagliente e nella fondina una pistola sempre pronta a sparare. Vorrei spiegarvi quanto io sia fiera della sua crescita, del suo spirito indomito, della sua tempra, del suo essere pronta a tutto pur di salvare chi ama.
Mi piacerebbe raccontarvi di Jin e della sua profonda devozione, di quanto sia stato coraggioso e fiero anche al cospetto di ciò che fa più paura, di quanto si sia dimostrato degno dell'amore di Amani. E, ancora di più, vorrei parlarvi del valore con cui i ribelli hanno combattuto contro la tirannia del Sultano, di quanto mi abbiano straziato le morti sul campo, di quanto mi abbiano sorpreso i colpi di scena e di quanto io sia fiera di ognuno di loro.
Ma se vi dicessi tutto ciò, se vi spiegassi cosa ho provato e perché, vi toglierei ogni piacere. Mi limiterò a dirvi che il finale della serie di Alwyn Hamilton è stato eccezionale. Rebel of the Sands è indubbiamente una delle serie fantasy YA più belle in circolazione: originale, epica, magica e inaspettata. Se potessi ringrazierei l'autrice per aver dato vita a una storia così vibrante e unica, il cui sensazionale epilogo riesce ancora a commuovermi a distanza di giorni.
Unico neo? Mi è mancato Ahmed. Diciamo pure che lui, così come altri (Shazad e il Sultano) sono stati i grandi assenti della storia, raccontati quasi come le altre tante fiabe di Amani: troppo distanti, troppo marginali. Ma non importa, perché li ho amati follemente, tanto da non essere mai sazia delle loro avventure. Un consiglio: leggete questa serie.
Mi piacerebbe raccontarvi di Jin e della sua profonda devozione, di quanto sia stato coraggioso e fiero anche al cospetto di ciò che fa più paura, di quanto si sia dimostrato degno dell'amore di Amani. E, ancora di più, vorrei parlarvi del valore con cui i ribelli hanno combattuto contro la tirannia del Sultano, di quanto mi abbiano straziato le morti sul campo, di quanto mi abbiano sorpreso i colpi di scena e di quanto io sia fiera di ognuno di loro.
Ma se vi dicessi tutto ciò, se vi spiegassi cosa ho provato e perché, vi toglierei ogni piacere. Mi limiterò a dirvi che il finale della serie di Alwyn Hamilton è stato eccezionale. Rebel of the Sands è indubbiamente una delle serie fantasy YA più belle in circolazione: originale, epica, magica e inaspettata. Se potessi ringrazierei l'autrice per aver dato vita a una storia così vibrante e unica, il cui sensazionale epilogo riesce ancora a commuovermi a distanza di giorni.
Unico neo? Mi è mancato Ahmed. Diciamo pure che lui, così come altri (Shazad e il Sultano) sono stati i grandi assenti della storia, raccontati quasi come le altre tante fiabe di Amani: troppo distanti, troppo marginali. Ma non importa, perché li ho amati follemente, tanto da non essere mai sazia delle loro avventure. Un consiglio: leggete questa serie.
Verdetto: la conclusione di una serie favolosa
Livello sensualità: baci e carezze
WOW WOW WOW Finalmente ho deciso di prendere anche questo ultimo capitolo, dopodiché inizierò a leggere tutta la trilogia *-* Non vedo l'ora di immergermi in questa nuova avventura.
RispondiEliminaFINALMENTE! Leggila e mi dirai. Sono curiosissima di sapere che ne pensi!
EliminaIo ho appena finito di leggere quest'ultimo libro e l'unica parola che avevo in mente alla fine era "unico". Grazie ad Alwyn Hamilton posso dire con certezza di aver partecipato a tutte le imprese affianco di Amani e tutti gli altri ribelli.
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