Blogtour "Una sfida come te" di Katie McGarry - Iª TAPPA: Presentazione + Incipit & Giveaway. Commenta e vinci una copia del romanzo!

Sognalettori, se poteste infilare la testolina nello schermo e dare un'occhiata alla vostra Glinda, mi vedreste trafelata, ma molto emozionata. Sì, perché anche se la vita a volte corre troppo veloce per me, c'è sempre qualcosa in grado di farmi dimenticare le difficoltà, il dolore, le alzatacce e le facce scure. Sono sicura che mi capirete, quando dirò che i libri sono una delle gioie più portentose che mi sia capitata a tiro. Se ho bisogno di una dose di euforia mi basta dare uno sguardo alle prossime uscite in libreria per sentirmi subito meglio. Capita anche a voi?

Una delle cose che mi fa sentire meglio in assoluto è sapere che sta per uscire il terzo romanzo di una serie che amo alla follia, come "Oltre i limiti". Chi mi segue da anni ormai saprà che quando ancora questa serie era inedita in Italia io ero già pazza di Katie McGarry e le sue storie d'amore e redenzione, di crescita e affermazione personale, di passione e sentimento. Si tratta di una serie composta da romanzi autoconclusivi, tutti però ambientati nella stessa cerchia di amici. Abbiamo conosciuto Noah ed Echo in "Oltre i limiti" (leggimi!), poi Laila e Lincloln nella novella "Complice la notte" (leggimi!) e "Beth e Ryan" nel romanzo "Scommessa D'amore" (leggimi!) e siamo ritornati da Noah ed Echo per "Un'estate contro" (leggimi!). 
Ora è la volta di Isaiah e Rachel, protagonisti di "Una sfida come te", in pubblicazione per DeA il 26 Aprile. La gioia per l'annuncio di questa pubblicazione mi ha spinto a dar vita, assieme a un favoloso gruppo di blogger, a un blogtour tematico che vi aiuterà a entrare nello spirito giusto per leggere "Una sfida come te", mettendo anche in palio una copia del romanzo! 

In questa prima tappa il mio compito è quello di dari un'idea della bellezza di questo romanzo che sto leggendo in anteprima. Per farlo non c'è nulla di meglio che condividere con voi l'incipit. Leggetelo, amatelo e seguite il tour: non ve ne pentirete! E mi raccomando, segnatevi il calendario, così potrete seguire ogni tappa senza problemi!

Titolo: Una sfida come te (Pushing the limits #3)

Data di pubblicazione: 26 aprile 2016

Autrice: Katie McGarry

Editore: De Agostini

Prezzo:  14,90 €

Pagine: 484

Ottimi voti, stile impeccabile e una carriera di successo: ecco cosa si aspettano tutti da Rachel Young. Specialmente la sua numerosa e assillante famiglia. Ma nessuno sospetta che dietro quella maschera di perfezione si nasconda una ragazza fragile con una lista interminabile di segreti. Segreti inconfessabili come la passione per la velocità e le auto da corsa. O come Isaiah, il bad boy dai penetranti occhi grigi che una notte la aiuta a sfuggire alla polizia. Isaiah rimane subito affascinato dal sorriso dolce e innocente di Rachel, ma l’ultima cosa di cui ha bisogno è rimanere invischiato nei problemi di una ragazza come lei. Quando però una minaccia incombe prepotente sulle loro vite, Isaiah e Rachel sono costretti a collaborare e a partecipare insieme alle corse automobilistiche. Solo così scopriranno quanto in là sono disposti a spingersi per salvare ciò che resta del loro futuro, e del loro cuore. L’acclamata Katie McGarry torna a raccontarci una nuova e appassionante storia d’amore e di riscatto. Con tutta la maestria di cui solo una grande autrice è capace.

La serie Pushing the Limits è composta da:

• (Pushing the Limits #1) Oltre i Limiti
• (Pushing the Limits #1.1) Complice la notte 
• (Pushing the Limits #1.5) Un'estate contro
• (Pushing the Limits #2) Scommessa d'amore
• (Pushing the Limits #3) Una sfida come te
• (Pushing the Limits #4) Take Me On (inedito in Italia)
• (Pushing the Limits #5) Chasing Impossible (inedito in Italia)

ISAIAH

Undici anni, due mesi, sette giorni. 

Ecco quanto era passato dall’ultima volta che avevo avuto un contatto ravvicinato con un parente. 

Con la mano sinistra tamburellavo sul volante e con la destra impugnavo la leva del cambio. Il desiderio di ingranare la prima, schiacciare l’acceleratore e squagliarmela da quello squallido parcheggio mi pulsava nelle vene. 

Costrinsi le dita irrigidite a staccarsi dal cambio. La musica avrebbe allentato un po’ la tensione, ma i bassi facevano vibrare così tanto le casse che avrebbero attirato l’attenzione sulla mia auto, nascosta nel posteggio riservato ai dipendenti. Da lì riuscivo a vedere i visitatori che entravano e uscivano dal palazzo dell’assistenza sociale. 

Novanta minuti prima, era entrata mia madre. Ora dovevo vederla uscire. A ogni boccata di aria fredda, sentivo crescere il bisogno di andarmene… e quello di incontrarla. 

Il riscaldamento era morto da mezz’ora, e il motore si era spento due volte: un altro paio di cose da sistemare nella lunga lista. Del resto, senza un nuovo resistore, riparare il riscaldamento non sarebbe servito a molto. 

Il cellulare squillò. Sapevo chi era senza bisogno di controllare il display, ma risposi comunque: «Sì». 

«Ti vedo.» Il disappunto rendeva ancora più forte l’accento del sud della mia assistente sociale. «Ti sta aspettando.»

I miei occhi scattarono alle finestre ad angolo, vicine al suo cubicolo e a un paio di metri dalla mia macchina. Courtney aprì del tutto le tende e si appoggiò una mano sul fianco. La coda ondeggiò da un lato all’altro, come quella di un cavallo da corsa imbizzarrito. A giugno, fresca di laurea, le avevano assegnato il mio caso. Probabilmente il suo capo era convinto che non avrebbe potuto incasinarmi più di quanto non fossi già. 

«Ti avevo detto di non fissare un incontro.» La squadrai come se ci trovassimo nella stessa stanza. Quello che mi piaceva di Courtney? Sosteneva il mio sguardo. Era una delle tre persone che possedevano le palle di guardare negli occhi un diciassettenne tatuato, con la testa rasata e i piercing. Il secondo era il mio migliore amico. La terza… be’, la terza era la ragazza che amavo. 

Courtney sospirò e la coda restò immobile. «È la vigilia di Natale, Isaiah. È arrivata in anticipo e ti ha portato dei regali. Ha atteso pazientemente per una visita di mezz’ora che sarebbe dovuta finire quaranta minuti fa.» 

Morite anche voi dalla voglia di leggerlo?