domenica 9 agosto 2015

Recensione "Sei tu il mio per sempre" di Katie Evans

Bene, siccome vi siete dimostrati molto buoni con me dopo la recensione negativa di "After", ho deciso di sfidare un altro demone, ovvero quello rappresentato dalla recensione di "Sei tu il mio per sempre" di Katy Evans, l'ennesimo libro atteso come il capolavoro del romance, che in moltissimi hanno amato alla follia, ma che puntualmente mi ha lasciato con una delusione troppo grande da poter digerire. Volete i dettagli? La mia recensione vi aspetta! Non troverete i soliti estratti, perché, davvero, non ce la posso fare a mettere certe cose sul mio blog.



Titolo: Sei tu il mio per sempre (Real #1)
Data di pubblicazione: 9 Luglio 2015
Dove comprarlo: LaFeltrinelli.it
Autore: Katy Evans
Editore: Fabbri 
Prezzo: 15,90 €
Pagine: 316
Il mio voto


Brooke ha reinventato se stessa dopo la tragedia che le ha cambiato la vita, e ora lavora come fisioterapista. Quando la sua migliore amica la trascina a un combattimento clandestino di pugilato, basta uno sguardo di Remington Tate – l’enigmatico vincitore dell’incontro – a sconvolgere ogni sua certezza. Data la sua fama, quando Remington la invita nello spogliatoio Brooke pensa che si tratti solo di una notte di sesso. Invece il dolce viso di Brooke l’ha colpito con la stessa forza di un gancio che ti coglie alla sprovvista. Remy la vuole a ogni costo e, pur di averla accanto, la assume come fisioterapista.
Brooke accetta subito, anche se non ha la minima idea di che cosa l’aspetta. Resistere alla bellezza e alla perfezione di quel corpo è impossibile. Resistere alla sensualità di quel le labbra e di quel sorriso sfrontato è totalmente inutile. Brooke non ha altra scelta che abbandonarsi a Remington, a quel piacere devastante che soltanto lui è capace di farle provare e all’amore incondizionato che pretende. Ma cosa succederà quando il lato oscuro di Remy prenderà il sopravvento?



La mia recensione


Mi chiedo quando imparerò a non farmi trascinare dalla frenesia letteraria altrui. Negli ultimi tempi credevo di aver fatto grandi passi avanti su questo fronte, riuscendo a porre dei limiti alla mia prepotente curiosità riguardo alle pubblicazioni più chiacchierate del momento. Ma viste le mie recenti delusioni letterarie, è chiaro che ho ancora molto su cui lavorare per riuscire a stare alla larga da libri che, altrimenti, finiranno per trasformarmi in una blogger  capace solo di dar vita a recensioni al vetriolo. 
Sono mesi ormai che "Sei tu il mio per sempre", primo libro della serie hot romance e drammatica "Real" di Katy Evans, è diventato uno dei romanzi più attesi della rete. Sul web si è creata una vera e propria ossessione per questa serie, alimentata anche dal mistero sulla sua data di pubblicazione, costantemente rimandata per quasi un anno. Inutile dire che, una volta uscito, non sono riuscita a esimermi dal leggerlo, persuasa che mi avrebbe entusiasmato. Visto l'amore sfegatato di molti lettori (alcuni di cui mi fido particolarmente) per questo romanzo, ero così fiduciosa che mi sarebbe paciuto, da proporre una lettura congiunta alla mia carissima amica Alessandra. Risultato? Io ho dovuto lottare per rimanere sveglia durante tutto il libro, lei mi ha riempito di messaggi disperati su whatsapp. Alla fine entrambe avremmo preferito aver letto altro. 
La maledizione dei romanzi mainstream ha colpito ancora, regalandomi ore di insoddisfacente lettura, trascorse a chiedermi perché mai certi libri vengano accolti con così tanto entusiasmo dal mondo intero, ma non da meQuesto non vuol dire che io abbia perso fiducia nel giudizio altrui, né che io voglia mettere alla gogna chi ha apprezzato "Sei tu il mio per sempre". Ma di certo è stata l'ennesima conferma di come a volte i miei gusti siano fortemente contrari a quelli della maggior parte dei lettori.
Se in molti hanno pensato che questo libro fosse denso di passione e amore travolgente, in esso, purtroppo, io ho visto solo banalità e frustrazione sessuale metodicamente reiterate per quasi quattrocento pagine. Carente sotto ogni punto di vista, quello romantico, quello umano e quello narrativo, il primo romanzo di questa serie mi ha convinta di una sola cosa: non leggerò i seguiti.

I miei lettori affezionati sanno che, quando scrivo una recensione negativa, passo i tre quarti del tempo a scusarmi per i mei pensieri e sottolineando che non voglio offendere nessuno. Ma questa volta ho troppo da dire, perciò spero che vi basti sapere che non c'è mai malizia nelle mie parole, ma sempre e solo estrema sincerità. Perciò, se avete amato il libro non vi consiglio di leggere la mia recensione.
"Sei tu il mio per sempre" è narrato in prima persona dalla protagonista Brooke, ex atleta diventata poi fisioterapista, che viene trascinata dalla migliore amica a un incontro di boxe in cui si batte il super sexy Remington "Remy" Tate. Inutile dire che né lei né l'amica sono delle appassionate di boxe: l'unico motivo per cui si trovano ad assistere all'incontro è sbavare sui lottatori. Dal momento in cui gli occhi dell'enigmatico e implacabile Remy si posano su Brooke, tra i due scatta una scintilla che è impossibile ignorare e in un batter d'occhi lei si trova a seguire il pugile nel suo tour di incontri, ingaggiata come sua fisioterapista personale. Seguono circa trecento pagine di: scambi di sguardi molto intensi, silenzi carichi di significato, frustrazione sessuale e fantasie unilaterali da cui Brooke è ossessionata, descrizioni approfondite del tasso di umidità delle parti basse di Brooke (pari a quello della Foresta Amazzonica), drammi surreali, altri silenzi carichi di significato, banalizzazione di una terribile malattia mentale. 
Si penserebbe che la storia ruoti attorno alla relazione sentimentale che lega Remy e Brooke. Ma non è così. I due, infatti, pur desiderandosi ardentemente e non facendone mistero, dato che lui rischia di uccidere chiunque le si avvicini è lei ha un picco di ormoni a ogni sguardo, vivono per la maggior parte del libro un rapporto platonico. Attenzione, questo non sarebbe un deterrente per me: i romance in cui tutto avviene secondo dinamiche più rilassate e realistiche sono i miei preferiti. Peccato però che, in questo caso, il  lasso di tempo che è intercorso da pagina uno al momento in cui i due sono diventati una coppia a tutti gli effetti, sia stato colmato esclusivamente dai deliri sessuali della protagonista. Più che il classico romance, questo è un diario delle frustrazioni sessuali di Brooke, a cui nella vita reale consiglierei di rivolgersi ai ninfomani anonimi. 


Una delle cose più disturbanti di questo romanzo, infatti, è stata la totale mancanza di qualunque tematica che esulasse dalla tensione sessuale. Per l'intero libro non ho riscontrato nessun approfondimento dei personaggi, nessuna caratterizzazione, nessuna tridimensionalità. Il mondo della protagonista inizia e finisce con la sua attrazione per Remy, a cui è stata riservata la poco lusinghiera parte dell'introverso scimmione di bell'aspetto che non ha bisogno di parlare o essere interessante per meritarsi l'amore incondizionato di Brooke. Non esagero quando dico che per l'intero libro, i due si rivolgono a malapena la parola: ciò che sanno l'uno dell'altra è sempre fonte di pettegolezzi e mai di un dialogo tra loro. 
Tutto questo, ovviamente, non accade perché Remy sia stato caratterizzato come uno scimmione incapace di mettere quattro parole in fila. Guai a pensare una cosa del genere, eh. Perché lui, è un povero, dolcissimo cucciolo, vittima di una terribile patologia mentale che lo costringe a essere quello che è. Non posso approfondire le questione perché rischio di fare spoiler, ma lasciate che vi dica una cosa. Sapete quando un libro tocca davvero il fondo? Quando l'autrice prova a dare un senso a tutte le proprie carenze di narratrice nascondendosi dietro l'escamotage della malattia psichiatrica. 
Siccome Remy non è affetto né da Autismo né da sindrome di Asperger, non c'è nulla che possa giustificare il suo esprimersi solo attraverso delle canzoni mainstream anni novanta (per altro con testi profondi come una pozzanghera), così come, non essendo lui un incrocio tra un gorilla di montagna e un orso bruno, non c'è nulla che possa rendere "teneri" i suoi scatti d'ira a cui si può porre rimedio SOLO sedandolo come un bue affetto da mucca pazza. Le malattie psichiatriche, a partire dalla depressione, sono qualcosa di cui si può scrivere solo dopo aver davvero studiato l'argomento, ma chiaramente Katy Evans non la pensa così.
Inutile dire che, per Brooke, questi dettagli del carattere di Remy non sono nulla a confronto della sua prepotente virilità: è quella la cosa che più conta quando si giura amore eterno a un uomo! In fondo a che serve un compagno con cui poter essere amica, amante e complice, quando puoi avere un cavernicolo che ti etichetta come "sua proprietà" e "ti prende" con inusitata veemenza?


Sto esagerando? Forse, ma forse no. Il fatto è che sono stufa di imbattermi in libri così frustranti, che propinano alla mia povera mente iperattiva visioni della psiche femminile e maschile davvero riprovevoli.
In quale universo parallelo una donna sbaverebbe su un uomo con cui è impossibile comunicare, che è incapace di controllare se stesso, che sa di essere mentalmente instabile ma sottovaluta il problema e rifiuta di sottoporsi alle cure necessarie (che Dio mi aiuti), la cui unica abilità sembra essere quella di menare i pugni? Insomma, va bene tutto, è solo un libro e non è la realtà, ma io davvero mi chiedo come sia possibile che un personaggio di cui si sa a malapena il nome e la cui presenza in un romanzo è rilevata solo perché la protagonista sbava ogni qual volta lui è nei paraggi, possa riscuotere tanto successo.
Remy non mi ha disturbato perché è stato caratterizzato come il bad boy dagli atteggiamenti riprovevoli che appare comunque irresistibile agli occhi della protagonista, come è accaduto con After. No. Remy, semplicemente, non è stato caratterizzato affatto. Nemmeno spremendo le meningi riesco a ricordare un momento in cui lui abbia, che so, fatto una battuta divertente, o abbia fatto un'affermazione intelligente. Tutto ciò che so sul suo conto, l'ho appreso dalle discussioni clandestine che Brooke ha intrattenuto con l'entourage di Remy. Il problema di questo libro, non è tanto lui quanto lei. Ribadisco, come può una donna affermare di essere innamorata di un uomo con cui non ha mai davvero avuto una conversazione di senso compiuto? Per me è impossibile ritenere accettabile che una donna rinunci alla propria vita, basandosi solo sull'attrazione che nutre nei confronti di uno sconosciuto che poi si rivela essere un uomo inavvicinabile, per di pù che ha bisogno di cure psichiatriche SERIE perché affetto da un problema CONCLAMATO, che lui argina facendosi sparare nel collo dei siringoni di sedativo, oppure facendosi portare delle prostitute su cui sfogare la sua energia repressa.
Ed è questo il libro che in Italia abbiamo atteso con così tanta trepidazione? E' per questa terribile accozzaglia di affermazioni volgari fatte da una donna dalla sessualità incontrollata, che alcune blogger hanno perso la testa? Ditemi che è uno scherzo, vi prego. Se pensate che invece sia io, a scherzare, provate a leggere i libro e poi mi direte.

Verdetto: peggio di un'orticaria



Livello sensualità: molto bollente!


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La serie "Real" composta da

  1. (Real #1) Sei tu il mio per sempre
  2. (Real #2) Mine
  3. (Real #3) Remy
  4. (Real #4) Rogue
  5. (Real #5) Ripped
  6. (Real #6) Ancora inedito e senza titolo

23 commenti:

  1. TI STIMO SORELLA!!! ahahahah
    Evito il commento acido che avevo preparato per questo libro perchè....hai già detto TUTTO tu!
    Brooke la gatta in calore 24h su 24h!
    Delusione e perdita di tempo gigantesca ....

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  2. Glindina due stelle sono troppe sei stata BUONISSIMA !!!!! Bellissima recenzione e moooolto accurata... Ahahhah

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  3. ADORO le tue recensioni negative xD sono fantastiche! mamma mia meno male che non l'ho letto fiuuu!!

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  4. Premettendo che adoro il modo in cui smonti ogni libro che intasa la mia home, con annessi cascate del Niagara di bava da parte di lettrici infoiate, penso che in futuro non mi lascerò forviare dai presunti libri presentati come l'ottava meraviglia del mondo. Grazie! :D

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  5. Condivido la tua opinione su questo libro. Squallido è la prima parola che mi viene in mente.

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  6. No, ma tranquilla, ora lo compro.....seeeeeeeee!!!!!
    Glinda mi fai morire. Però questa volta sembri proprio scocciata. Non lo leggerò perché ti hanno fatta arrabbiare, tiè.

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  7. Non ho letto il libro né avevo intenzione di leggere, ma ho apprezzato moltissimo questa recensione

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  8. Oddio, Glinda, io ce l'ho avuta l'orticaria ... davvero, non sto scherzando, e assicuro a tutti che non è per niente piacevole sentirti come se ogni centimetro del tuo corpo è stato invaso da un esercito di pulci! E ti prendo in parola per tutto ciò che hai scritto su questo libro che casualmente, appena uscito, l'ho preso in mano e aprendolo a una pagina a caso ricordo di aver letto che non so chi, si era fatta colare il limè o un succo di limone in mezzo alle tette ...
    Ecco, ora premettendo che siccome io non sono una fan dei libri erotici né che non ricordo bene il contesto di questa frase dato che non ho potuto tenerlo in mano per più di dieci secondi e che è passato il suo buon tempo, però, scusate, ma ormai si devono leggere soltanto certe cose perché un libro possa diventare un cult, degno di nota, e di essere pubblicato?
    Mio Dio, andiamo bene ... quali sani principi si instilleranno nelle menti della nuova generazione!!
    Comunque, Glinda, è sempre un toccasana per me leggere le tue recensioni, mi fai ridere sempre ... Baci.

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  9. Oddio ahaha grazie mi hai salvata! Volevo leggerlo anche perché una mia amica,appassionata di romance,me lo aveva consigliato ma per fortuna che non l'ho preso!
    P.s adoro le tue recensioni 😂💕

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  10. Concordo con te. Io avrei dato uno sola stellina però.
    In realtà ne ho letto metà e mi è sembrato anche troppo. Ho pensato che ogni tanto alcuni libri, nella parte finale migliorano, ma in questo caso la prima metà del libro era di così basso livello che SE anche la seconda metà fosse diventata per magia decente, sarebbe stato comunque un giudizio negativo. Molto negativo. Hai descritto esattamente quello che ho percepito leggendo: frustrazione sessuale e basta. Non si può basare un libro su questo e basta. Io ho un debole per i dialoghi. Quando adoro i dialoghi tra i personaggi, il libro per me si alza di livello automaticamente. In questo qui non si può neanche parlare di dialoghi. Io dico sempre che esistono gusti diversi, quindi anche se un libro a me non piace, dico sempre che va letto lo stesso, non mi sento mai di sconsigliarne uno, ma questa volta (ed è solo la seconda in assoluto) sconsiglio la lettura e lo spreco di soldi a chi non lo ha ancora letto.

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  11. Davvero ti adoro!!!!! Non solo hai riassunto alla perfezione le mie emozioni su questo libro, ma l'hai fatto in maniera molto, ma molto gentile!!!! Io sarei stata molto più cattiva, perché quanto leggi una storia che ha fatto innamorare tante lettrici , ti aspetti almeno di leggerla la storia..,,qui non c'è proprio nulla, storia d'amore inesistente, personaggio femminile in preda a frustrazioni sessuali e sbavamenti vari, personaggio maschile senza spessore, nemmeno i personaggi di contorno regalano qualcosa, temi delicati trattati in maniera superficiale. Una lettura deludente , sotto ogni punto di vista, appena finito l'ho eliminato anche dalla libreria!!!! Glinda sei stata anche troppo buona, io avrei dato una stellina sola ed era pure troppo!!!
    P.s. Comunque, adoro sempre le tue recensioni, ma quelle negative sono eccezionali!!!!!!

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  12. Bellissima recensione...mi hai fatto morire dal ridere! Vorrei tanto leggerlo solo per potermi fare 4 risate... chissà magari un giorno lo farò ; )

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  13. Stavolta sono d'accordo con te ahahaha e secondo me ci sei andata giù un po' troppo leggera ahahahah
    L'ho trovato davvero insulso come libro, campato per aria e, soprattutto, assolutamente poco realistico!! Soprattutto negli ultimi capitoli O.O
    E dato che so che ci sará il secondo libro su di lui, sono spaccata in due: non lo leggo manco morta o lo leggo per capire cosa diavolo passa per la testa di quel poveraccio di Remy!? Ahahahahahahhaah

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  14. Glinda sei fortissimaaa ahaha non posso essere che super daccordo con te

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  15. Ciao Glinda,
    il tuo modo di esprimerti e' davvero fantastico, riesci a dare il giusto spessore alle parole, mi hai fatto ridere in più punti durante la lettura della recensione....recensione che non posso fare a meno di condividere, ciò che mi lascia davvero basita e' il sempre maggior numero di libri di questo genere che sta prendendo piede e da cui sembra non si possa fare a meno. Ma davvero il pubblico femminile ha bisogno di ciò? Io sono una romanticona e se vogliamo aggiungere un po' di pepe d'accordo facciamolo, ma il tutto con un po' di senso, di storia realmente vissuta, di contenuto....ho bisogno di sostanza quando mi avvicino ad una lettura, ho necessità di sentimenti veri, sofferti, dichiarati, sospirati e non sesso condito da banalità, volgarità, superficialità e desidero credere che il mondo di oggi non voglia andare verso questa direzione.....

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  16. Cara Glinda,
    sono pienamente d'accordo con la tua recensione. Mamma mia questo libro non finisce più, è di una noia mortale che si ripete pagina dopo pagina. Ma poi la storia qual'era, forse me la sono persa io?
    Complimenti per il lavoro che fai :)

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  17. Glinda non sai quanto mi intristisce il fatto che ormai l'editoria italiana punti tutto su questo genere !
    Odio odio le protagoniste senza spina dorsale e il fatto che TUTTO venga scambiato per amore.... LA POSSESSIONE NON È AMORE .... !!!!!

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  18. questo "coso" è 'na sola, 'na schifezza, chiamiamolo come ci pare, ma non "libro".

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  19. purtroppo lo avevo già comprato, e confermo la tua impressione :(

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  20. Ciao Glinda!
    Se tu sei contro l'opinione comune, immaginati me, che sono una delle tue tante amate blogger che questo libro l'hanno amato.
    Ti confesso di non aver letto fino in fondo la tua recensione, perché una grossa parte di me é fatta di impulsivitá e voglia di dire la propria, quindi se ribatteró a qualcosa che tu non hai detto mi scuso in partenza.
    Quanto al punto principale della tua recensione sono quasi totalmente in disaccordo con te (perché tanto io vado sempre d'accordo con tutti...).
    Sul personaggio di Brooke ammetto di aver inizialmente pensato le stesse cose che hai pensato tu. Ma sinceramente non mi é sembrato un personaggio cosí tragico. Anzi, l'ho trovata abbastanza coraggiosa e determinata nel resistere alla sua attrazione per Remy.
    Ed é su questo personaggio che le nostre opinioni divergono maggiormente.
    Innanzi tutto ci tengo a precisare che il disturbo di comunicazione che ha il protagonista e che te lo ha fatto identificare come un ritardato, é del tutto normale in una persona affetta dalla sua malattia, le cui crisi vengono tra l'altro sedate attraverso l'ingerimento o l'iniezione di calmanti.
    Ma passando oltre a questi dettagli di poco conto (scusami, ma studiando per diventare medico non ho potuto fare a meno di puntualizzare >.<), arriviamo al nocciolo della questione: la sua personalitá violenta e poco accennata.
    In realtá io l'ho trovata del tutto in linea sia con il suo tipo di disturbo, sia con la trama del romanzo. A me sinceramente é piaciuto da impazzire questo Remy sfuggevole e misterioso.
    Il libro mi ha intrigato e mi é davvero piaciuto, e anche se non hai apprezzato i personaggi (che poi su quelli é tutta questione di gusti) credo che possiamo concordare che comunque il romanzo é scritto bene ed é abbastanza scorrevole.
    Mi astengo dal commentare l'opinione di chi pensa che il libro sia assurdo o che parli di aria fritta, perché sveglia ragazzi, queste situazioni esistono davvero, cosí come la malattia di Remy.
    Credo che l'unica colpa addossabile alla Evans sia quella di aver preteso che tutti conoscessero la realtá di cui si parla nel libro e che potessero apprezzarne la veridicibilitá con cui é stata descritta.
    Ovviamente ognuno ha le sue opinioni, basate sulle proprie conoscenze e sul proprio giudizio personale. Questa é la mia.
    Spero di non averti offesi in alcun modo, apprezzo la tua opinione e il fatto che, come al solito, tu sia riuscita ad esprimerla con uno stile impeccabile.
    Un saluto!


    Giulia

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  21. Ciao Glinda ti seguo da un po e come lettrice mi pento di non essermi " imbattuta " nel tuo Blog tempo fa. Ho iniziato a leggere il yes ti libro con l entusiasmo di una ragazzina adolescente davanti la sua prima fan fiction ma ti assicuro che la ragazzina adolescente e si è trasformata in iena accanita. Rabbia e delusionè si sono impossessati di me... l estrema curiosità ha rapito anche me purtroppo però dovevo tenerla a dall bada questa volta dal momento che non ricordo un "libro"( se così posso definirlo ) più inutile di questo soprattutto dal punto di vista narrativo e letterale per non parlare dei contenuti. . Della storia in se... mi fermo qui affermando la mia totale condivisione con ogni tua singola parola. . Rimpiango di non aver letto la tua recensione qualche giorno fa. Complimenti per tutto.😉

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