Attendevo da giorni il momento in cui avrei finalmente potuto condividere con voi la recensione di "Raccontami di un giorno perfetto", romanzo autoconlcusivo in uscita oggi che mi ha completamente conquistata. Ogni volta che mi trovo a leggere qualcosa di indimenticabile mi chiedo cosa abbia fatto di tanto buono nella vita per meritarmi un libro così bello, capace di regalare sensazioni così deliziose e così crudeli. Penso sia chiaro che questa sarà una di quelle recensioni di pancia e di cuore, sconnesse e innamorate, che tanto vi fanno trepidare. Godetevela!
Titolo: Raccontami di un giorno perfetto
Casa editrice: De Agostini
Autrice: Jennifer Niven
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 298
Il mio voto:
Il mio voto:
È una gelida mattina d’inverno quella in cui Theodore Finch decide di salire sul tetto della scuola solo per capire che cosa si prova a guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due animi fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d’auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi iniziano a provare la vertigine che li legherà nei mesi successivi. Una vertigine che per lei potrebbe essere un nuovo inizio, e per lui l’inizio della fine…
Un romanzo straordinariamente toccante. Una storia che spezza il cuore in tutti i modi possibili.
La mia recensione
Dipende, è tutto relativo. Io non direi che è per forza tardi. Anzi, è presto. Siamo agli albori della nostra vita. Agli albori della notte. Agli albori del nuovo anno. Se ci fai caso, ti accorgi che sono più le volte che è presto di quelle in cui è tardi. Finch, da "Raccontami di un giorno perfetto"
Ho letto questo romanzo in anteprima, con la promessa di scrivere poi una recensione schietta e sincera da condividere con voi nel giorno della pubblicazione. Credevo non sarebbe stato poi così difficile attendere la data designata per recensirlo, ma non ha avevo idea che le mie dita avrebbero fremuto così tanto per la voglia di parlarvene. Povera sciocca Glinda, che pensava di poter sopportare facilmente il fascino di un libro tanto toccante, oscuro e indimenticabile.
"Raccontami di un giorno perfetto" è quel genere di romanzi che non so mai se consigliare o meno. Un po' perché mi sento gelosa delle emozioni che mi ha regalato, così intense e personali da desiderare di tenerle solo per me. Ma soprattuto perché si è trattato di una lettura in un tempo così bella e straziante, da rendermi certa che quasi tutti lo amerete e che sicuramente tutti ne uscirete distrutti proprio come è successo a me.
Così come è stato per "Colpa delle stelle" di John Green, "Proibito" di Tabitha Suzuma, "Eleanor e Park" di Raimbow Rowell, "Il tuo meraviglioso silenzio" di Katja Millay e pochi altri (per intenderci tutti YA molto forti basati su tematiche decisamente complesse), sono stata investita da questo romanzo. E' come se alla primissima pagina io avessi affidato il mio cuore all'autrice, assieme ai miei sentimenti e le mie speranze. Inutile che vi dica che, nonostante tutte le mie preghiere, il cuore mi è stato restituito in pezzi, corrotto per sempre da una storia dalla bellezza troppo totalizzante per lasciare impassibile una sentimentale come me.
Chiunque si senta pronto a farsi fare a brandelli dalla straordinaria narrazione della giovane Jennifer Niven, si faccia dunque avanti e si tuffi in quell'uragano di emozioni a cui ha dato vita. In "Raccontami di un giorno perfetto" troverete poesia pura, follia estrema (parlo di vera follia), amore senza mezzi termini ed emozioni taglienti, che strappano sorrisi e lacrime. Troverete una storia di vita e di morte, di passioni e ossessioni, di diversità e innocenze spezzate. Insomma, qualunque sia la vostra età, non dovreste privarvi dell'immenso onore di leggere un libro di questo calibro. Ve ne pentireste, credetemi. Perciò fatevi un favore e concedetevi il privilegio di far parte di una cosa così bella come la storia racchiusa in "Raccontami di un giorno perfetto".
«Salve» risponde lei. Immagino come devo apparire in questo momento ai suoi occhi: faccia congestionata, sudato e ansimante, e senza nemmeno un giaccone addosso. Cerco di darmi un contegno. «Chiedo scusa per il disturbo, ma stavo tornando a casa e non ho potuto fare a meno di notare il vostro vivaio. So che siete chiusi e avete ospiti, ma mi chiedevo se fosse possibile prendere qualche fiore per la mia ragazza. È un’emergenza.» La donna contrae il viso in un’espressione preoccupata. «Un’emergenza? O santo cielo!»«Forse “emergenza” è un termine un po’ forte, e mi scuso di averla allarmata. Ma è inverno e non so cosa sarà di me la prossima primavera. Lei ha il nome di un fiore, suo padre è furioso con me e io voglio farle sapere che penso a lei e che questa non è una stagione per morire, ma per vivere.» Finch, da "Raccontami di un giorno perfetto"
Dovete sapere che ho letto questo romanzo in formato ebook, cosa che non mi spiace dato che adoro poter collezionare le note delle mie citazioni preferite sul Kindle. Certo, se poi il libro è così bello da spingermi a evidenziare decine e decine di citazioni, leggere diventa quasi un lavoro. Ebbene, è proprio ciò che mi è successo con "Raccontami di un giorno perfetto", che si è rivelato essere uno dei libri più potenti che mi sia passato tra le mani negli ultimi tempi. Non mi stupisce che la Kaplan Company ne abbia comprato i diritti cinematografici e sono piuttosto soddisfatta dall'idea che Elle Fanning sarà la protagonista femminile. Per quanto le recensioni dei lettori americani mi avessero preparata a una grande mole di dramma, a una narrazione rimarchevole (per citare il favoloso protagonista) e a una storia d'amore intensa e senza compromessi, a conti fatti ho dovuto ammettere che nessuna recensione mi avrebbe potuto davvero preparare a ciò che ho trovato in questo libro. Ne sono stata così rapita, così affascinata, così distrutta, da desiderare di iniziarlo di nuovo appena finito. Avrei voluto leggere ancora le parole della Niven, imprimermi nella memoria le sue frasi più belle per ricordarle e sentirmi ancora come quando le leggevo per la prima volta: senza peso eppure oppressa da un ombra incombente, innamorata e paralizzata dalla paura.
Il fautore di tutti questi sentimenti contraddittori è Theodore (detto Finch), il cui punto di vista, alternato a quello di Violet, mi ha traghettato in un'avventura ordinaria che ha avuto esiti eccezionali e imprevedibili, oltre che fin troppo drammatici. Violet e Finch si incontrano sul cornicione del campanile della loro scuola: lui è lo schizzato bello e folle da cui tutti stanno alla larga; lei una ex-reginetta che lotta per essere invisibile. Entrambi guardano in basso immaginando di lanciarsi di sotto. Il loro incontro li salva entrambi e li segna irrevocabilmente. Da quel momento i loro destini, pilotati dal volere dello zelante e incontenibile Finch, si uniscono. Così la ragazza che non sa vivere, perché devastata dalla morte della sorella con cui aveva un rapporto unico e il ragazzo che pensa sempre a come porre fine alla propria vita, ossessionato da pensieri troppo bui per poter essere raccontati a luci spente, si uniscono. Queste due anime speciali si riconoscono fra mille e scoprono di poter essere ancora felici. Ma può la felicità generata dal loro amore, illuminare l'oscurità che minaccia di inghiottire l'imprevedibile Finch?
Lei è ossigeno, carbonio, idrogeno, azoto, calcio e fosforo. Gli elementi di cui tutti siamo fatti, ma non posso fare a meno di pensare che lei è più di questo, e che ci sono altri elementi sconosciuti in lei, che la rendono una creatura diversa. Provo un brivido di panico mentre penso: E se uno di quegli elementi si guastasse o smettesse di funzionare di colpo? Mi sforzo di allontanare questo pensiero per concentrarmi sulla sua pelle, finché smetto di vedere molecole e vedo Violet. Finch, da "Raccontami di un giorno perfetto"