Sognalettori, non crediate che io non vi conosca come le mie tasche e che non sappia ciò che vi piace e ciò per cui andate letteralmente pazzi.
Lo so bene, per questo ho fatto i salti di gioia quando mi è stata offerta la possibilità di condividere con voi il prologo e il primo capitolo di uno dei romanzi più attesi di quest'anno. Come molti di voi sapranno è stato da poco pubblicato in america l'ultimo capitolo della serie "The Mortal Instruments" di Cassandra Clare, ovvero "City of Heavenly Fire". Tantissimi lettori l'hanno già comprato, le foto e gli stati adoranti su Facebook (e gli odiatissimi spoilers) ne sono la dimostrazione. Ma per tutti coloro che dovranno attendere la pubblicazione italiana, c'è un regalino speciale.
La Mondadori ha infatti deciso di tradurre il prologo e il primo capitolo di "Città del fuoco celeste", per allietare la straziante attesa. Serve che io dica altro? Scommetto di no. Cliccate pure sulla cover e godetevelo in tutto il suo splendore!
La Mondadori ha infatti deciso di tradurre il prologo e il primo capitolo di "Città del fuoco celeste", per allietare la straziante attesa. Serve che io dica altro? Scommetto di no. Cliccate pure sulla cover e godetevelo in tutto il suo splendore!
Prologo
STILLI COME PIOGGIA
Istituto di Los Angeles, dicembre 2007
Il giorno in cui i genitori di Emma Carstairs vennero uccisi, c’era un tempo magnifico. D’altronde a Los Angeles era quasi sempre così. Una serena mattina d’inverno, sua madre e suo padre l’avevano lasciata davanti all’Istituto, sulle colline oltre la Pacific Coast Highway dalle quali si godeva una splendida vista dell’oceano. Il cielo era una distesa senza nuvole che si allungava dalle scogliere di Pacific Palisades fino alle spiagge di Point Dume.La sera prima era giunta notizia di attività demoniache in corso vicino alle grotte marine nel parco naturale Leo Carrillo, e ai Carstairs era stato assegnato il compito di monitorarle. In seguito Emma avrebbe ricordato sua madre che le rimetteva dietro l’orecchio una ciocca di capelli mossa dal vento, mentre lei si offriva di disegnare una runa Antipaura al padre, che diceva ridendo di non saper bene cosa pensare delle rune così all’avanguardia: tante grazie, ma gli bastavano quelle del Libro Grigio.Quella mattina, Emma aveva salutato in fretta i suoi conoscegenitori, abbracciandoli rapidamente prima di schizzare su per i gradini dell’Istituto, con lo zaino che le ballonzolava fra le spalle, mentre loro la salutavano con la mano dal cortile.