Atelier dei Libri: Teaser Tuesdays #64

martedì 10 dicembre 2013

Teaser Tuesdays #64


Torna l'appuntamento con Teaser Tuesdays rubrica ideata dal blog Should be Reading, che posto ogni martedì. 

Le regole sono semplicissime e tutti possono partecipare e condividere con i propri teaser! 


Ecco le regoline! 


  • Prendi il libro che stai leggendo;
  • Aprilo in una pagina a caso;
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
  • Attento a non fare spoiler!!
  • Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto. 

Andiamo un po' a vedere cosa ho scovato io oggi!


Da: Tu, io e tutto il tempo del mondo di Taylor Jenkins Reid, un romanzo New Adult molto romantico, anche se tristissimo


«Hai pensato se prendere il mio cognome?» mi chiede Ben. È seduto in fondo al divano e mi massaggia i piedi. Com'è carino! Come ho fatto a mettermi con uno così carino?
«Più o meno», lo stuzzico. Ma in realtà ho già deciso. Gli sorrido. «Penso proprio che lo farò.»
«Davvero!?» esclama lui entusiasta.
«Ti farebbe piacere?»
«Scherzi? Cioè... non sei obbligata. Magari lo trovi umiliante, oppure non ti va di rinunciare al tuo cognome. Voglio che porti quello che preferisci», dice. «Ma, nel caso decidessi per il mio», aggiunge arrossendo, «sarebbe stupendo.»
Per essere un marito, è irresistibile. Di solito nella categoria «uomini sposati» si pensa rientrino solo quei ciccioni pelati che portano fuori l'immondizia. Invece lui è affascinante, giovane, alto e forte. È perfetto. Sembrerò anche sciocca, ma ai miei occhi di fresca sposina Ben è un concentrato di pregi e virtù. «Sarò Elsie Porter Ross», rispondo.
Smette per un attimo di massaggiarmi i piedi. «Molto eccitante...» sussurra.
Scoppio a ridere. «Perché?»
«Non lo so», risponde riprendendo il massaggio. «Dev'essere qualche richiamo ancestrale: l'idea che siamo i coniugi Ross mi fa impazzire. Il signor e la signora Ross...»
«Fa lo stesso effetto anche a me! I signori Ross: mmmh...»
«Che ti dicevo?»
«Allora siamo d'accordo: non appena mi arriva il certificato di matrimonio faccio tutte le rettifiche sui documenti.»
«Fantastico! Però adesso basta, Elsie Porter Ross: adesso tocca a me.»
Gli prendo un piede. Per qualche minuto restiamo in silenzio; gli massaggio distrattamente le dita attraverso il calzino, e intanto la mia mente vaga. Dopo un po' approda a una certezza: ho fame.
«Ti va qualcosa da mangiare?» gli chiedo.
«Adesso?»
«Chissà perché, mi è venuta una voglia matta di Fruity Pebbles.»
«Non ci sono cereali in casa?»
«Sì, però... »
In dispensa abbiamo prodotti per la prima colazione di due adulti: tristi e salutari fiocchi marroni arricchiti con fibre. Io voglio quelli tutti colorati, per bambini.
«Facciamo un salto a comprarli? Il supermercato qui dietro è ancora aperto. Oppure posso andarci io.»
«Passerei per una scansafatiche!»
«Infatti, ma sei mia moglie, ti amo e voglio che tu abbia ciò che desideri.» Fa per alzarsi.
«Davvero, non sei obbligato.»
«Ci metto un attimo.» Ben esce dalla stanza e subito dopo ricompare con la bici e le scarpe.
«Grazie!» esclamo sdraiandomi comodamente sul divano. Ben mi sorride, apre la porta d'ingresso, porta fuori la bicicletta, si mette il casco e i guanti da ciclista, poi torna a salutarmi.
«Ti amo, Elsie Porter Ross», mi sussurra con un sorriso chinandosi per baciarmi. «Adoro il suono di queste parole.»
«Ti amo anch'io, Ben, tantissimo! Grazie.»
«Figurati.» Si chiude la porta alle spalle.

Primissime pagine


Non vi preoccupate, non ho fatto spoiler perché il libro inizia proprio così!

ASPETTO I VOSTRI TEASER!

16 commenti:

  1. "Un Amore su Misura" di Sugar Jamison PAG 131

    "Non pensavo di rivederti così preto."
    "Perchè hai rifiutato l'invito a venire da me?"
    Eccolo pronto a lasciarmi di nuovo senza fiato.
    "Dubitavo che il tuo fragile ego potesse superare un diniego."
    "OH, per poco non crollava" disse lui, arricciando un lato della bocca. "Ho pianto un pò."
    Ellis rise benchè non volesse "A volte faccio questo effetto agli uomini."
    Mike camminò verso di lei, tenendo in una mano una cintura porta attrezzi e, nell'altra, dei sacchi per i rifiuti pesanti. Fu in quel momento che riuscì a vederlo perfettamente. Indossava dei pantaloncini cargo e una maglietta blu sbiadita. I capelli erano ancora umidi come se fosse corso in negozio subito dopo la doccia.
    "non devi lavorare oggi?"
    "Si sono pronto ai yuoi ordini!"
    "Davvero?" Come faceva a stargli lontano se Mike continuava ad avvicinarsi? "A terra venti flessioni!"
    " Con o senza maglietta?"
    Mike continuava a ridere, poi si calmò e le scrutò il viso soffermandosi sulle labbra. La gusrdò neglio occhi, e con voce desolata disse "Non avrei dovuto chiederti di venire a casa con me ieri sera."
    Non avrebbe dovuto, ma non le era dispiaciuto. "Sembra che perdiamo la ragione quando siamo vicini" affermò lei.
    Mike scosse la testa. "Ero perfettamente in me, Ellis. Desiseravo invitarti, solo che la tempistica non era appropriata.

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  2. "Sono pronto" disse lui.
    Ehlena si voltò e tenne gli occhi fissi sul muro vicino alla sua testa. La sua visione periferica, tuttavia, funzionava benissimo, ed era difficile non esserle grata. Il petto di Rehvenge era magnifico, la pelle di un caldo marrone dorato, i muscoli scolpiti sebbene fosse rilassato. Sulla parte superiore di ciascun pettorale aveva tatuata una stella rossa a cinque punte, e lei sapeva che ne aveva altri, di tatuaggi.
    Sulla pancia.
    Non che li avesse sbirciati.
    In effetti li aveva proprio guardati. Incantata.
    "Poi mi esaminerà il braccio?" domandò piano lui.
    "No, ci penserà il dottore". Ehlena attese che dicesse per l'ennesima volta "peccato".
    "Credo di avere già abusato di quella parola, con lei".

    Da "Riscatto" di J.R. Ward (7° libro de La Confraternita del Pugnale Nero)

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  3. Carino l'estratto. però quel vestito nella cover mi spaventa o_O
    Al momento non sto leggendo nulla. Ancora devo smaltire il subbuglio di emozioni che mi ha lasciato Colleen Hoover ahhh *sospira*

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  4. Questo estratto mi ha lasciata con un brutto presentimento. Dimmi che Ben torna a casa sano e salvo, please! :(

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    1. Già torna vero? :'( se non torna non lo leggo! (tanto poi lo faccio lo stesso)

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  5. Questo estratto mi ha riempito il cuore di amore...ho gli occhi a cuoricino *_* però, lui torna vero Glinda? Perchè se non torna io sto già male :(
    Dovrò comprarmelo solo per sapere se lui è ancora vivo? Sei perfidaaaaaa XD

    Il mio estratto:

    (Luis Sepulveda - Storia di una lumaca che scopri l'importanza della lentezza)

    La lumaca decise di chiedere al gufo i motivi della lentezza e, lentamente, molto lentamente, si diresse verso il più vetusto dei faggi. Lasciò il riparo delle foglie di calicanto quando la rugiada faceva splendere il prato riflettendo le prime luci del mattino e arrivò al faggio quando le ombre lo coprivano come un manto di silenzio.
    «Gufo, voglio farti una domanda» sussurrò allungandosi verso l’alto.
    «Che cosa sei? Dove ti trovi?» volle sapere il gufo.
    «Sono una lumaca e mi trovo ai piedi del tronco» rispose lei.
    «Sarà meglio che tu salga fino al mio ramo, hai una vocina fievole come il rumore dell’erba che cresce. Sali» la invitò il gufo, e la lumaca cominciò un altro lento, lentissimo viaggio.
    Mentre si arrampicava fino in cima al faggio, illuminato soltanto dal tenue scintillio delle stelle che si insinuava nel fogliame, passò accanto a uno scoiattolo che dormiva abbracciato ai suoi piccoli, più in alto schivò l’alacre lavorio di un ragno che tesseva la sua tela fra i rami, e quando, stanca per la salita, arrivò al gufo, la luce del nuovo giorno restituiva al faggio tutti i suoi colori e le sue sfumature.
    «Eccomi qua» sussurrò la lumaca.

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  6. Okay, mi fermo perché vedo gli sguardi di disapprovazione sulle vostre facce. E riesco a sentire anche i commenti striduli: "che stronzo. Ha fatto sesso con una ragazza - bé in questo caso erano due - e ora racconta tutto agli amici. è cosìììììì irrispettoso." Prima di tutto, se una pupa vuole che io la rispetti, deve comportarsi come qualcuno che merita rispetto. In secondo luogo, non sto affatto cercando di essere stronzo. Sono solamente una ragazzo. E tutti i ragazzi parlano di sesso con gli amici. Lasciatemelo ripetere, in caso non abbiate sentito: TUTTI I RAGAZZI PARLANO DI SESSO CON GLI AMICI. Nega di farlo? Scaricatelo, perché vi sta mentendo. E un'altra cosa: ho sentito che anche mia sorella e le sue amichette si fanno le loro chiacchierate. Alcune delle cose che escono dalle loro bocche farebbero arrossire persino Larry Fottuto Flynt. Perciò non fate le santarelline che non parlano di queste cose, come noi maschi... perché so per certo che non è così.

    Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me), Emma Chase

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  7. Hesendiel ne aveva di cose da pensare ,mentre seguiva Haniel verso il muro di cinta del cimitero. I viali di ghiaia,le lapidi,i mausolei,assurdamente ricchi e arzigogolati-Vanitas vanitatum et omnia vanitas-erano tornati al loro solito aspetto: niente più tronchi contorti che s'insinuavano a forza tra un'arca e un sacello, niente volti che sbirciavano dietro ogni ombra, niente sussurri e voci e fruscii.
    Da Angelize di Aislinn posizione 2269 con Kindle

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Chi ci aveva mai raccontato di parcheggio selvaggio, di visuale azzerata agli incroci, di scambi criminali di corsia? Chi ci aveva preparato a entrare in questo luna park da incubo, con rotatorie di morte, cordoli assassini e autovelox assetati di sangue? Siamo stati traditi e ora - è ovvio - ci siamo induriti. Ma sotto la scorza c’è ancora un cuore ingenuo che pulsa e che coltiva illusioni. Così è successo a me questa sera. Ho pensato: ma sì, vedrai, avranno finito i lavori, ci avranno messo di mezzo l’orgoglio, si saranno guardati negli occhi, come calciatori fra il primo e secondo tempo, “Forza ragazzi, dai, diamoci dentro, facciamo vedere chi siamo!”. Ecco chi siete, sono al chilometro 154 e sono in coda. Porca di quella porca di quella porca. Va bene, un po’ di contegno, ormai sono un automobilista adulto e pragmatico. Inutile disperarsi o bestemmiare, in fondo basta fare due conti: un minuto per fare cento metri, dieci minuti per farne mille, quaranta minuti per... Voglio sparare, c’è qualcuno che ha qualcosa in contrario? Io voglio sparare! Perché non ho un kalashnikov come optional, perché? Sono ancora in coda e non guardo più l’ora. Lo so che segna 22.28, ma io non la voglio guardare. Sto nella fase zen. Sarebbe un dolore questo? Io non soffro, io vivo immerso nel cosmo, ho consapevolezza, l’energia è un flusso, insomma è roba che circola e noi siamo materia, ma casuale, la forza viene da dentro, il corpo è una prigione. Proprio non esiste che io stia qui incastrato senza poter reagire, senza uno sbocco, una via di fuga, sono un uomo libero, c’è la democrazia, che cazzo c’entra il corpo, è questa autostrada che è una prigione! Ansia, altro che meditazione trascendentale. Se medito, ho solo pensieri di morte. Calma, rilassati, lasciati andare, non puoi fare niente. Non è vero, qualcosa posso fare. Tanto non mi vede nessuno. Piango. Ci si muove lentissimi, su una sola corsia. E quello che mi precede lascia un sacco di spazio fra sé e quello davanti. Li detesto quelli che in coda non restano tonici. Forza, stai sotto alla macchina prima di te, che fai imbecille? Quanto mi innervosisce. Ora (22.36) sto cominciando a pensare che dovrò rinunciare.

    Manuale dell'automobilista incazzato,Gioele Dix

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  10. Circa cinque minuti e quindici secondi dopo, Olly torna ad accasciarsi sui cuscini, stanco e felice. Lo abbraccio, meno soddisfatta di lui ma comunque paga di stargli vicino. Riprende fiato e come sempre, mi domanda: " allora tesoro, com'è stato?".
    Gli accarezzo un braccio , lo guardo con aria civettuola e rispondo: "Bé, sai... rapido. Poteva essere più lungo. Voglio dire, durare più a lungo,non nell'altro senso... e comunque anche quello non sarebbe male. Non ho avuto un orgasmo ma non è una novità,no? Se proprio lo vuoi sapere, Olly, mi hai lasciata insoddisfatta". Mentre parlo lui spalanca gli occhi sempre più sconvolto. E poi, come se lo rivivessi al rallentatore ripercorro nella mia mente le parole che ho appena pronunciato e di colpo comprendo. Divento rossa come un peperone. Oddio! L'ho detto davvero? A voce alta? Olly resta pietrificato. il colorito roseo post-coitale svanisce dal suo viso e la sua fronte si aggrotta pericolosamente.

    - Come per magia di Kirsty Greenwood -

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  11. I prodotti eccezionali rendono migliore la vita di tutti i giorni. Scopri casco da bicicletta per bambini. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ3NDU1MTQzMywwMTAwMDA0OCxjYXNjby1kYS1iaWNpY2xldHRhLXBlci1iYW1iaW5pLTY1NjYuaHRtbCwyMDE2MTAyMCxvaw==

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