Cari lettori, dopo aver pubblicato questa recensione qualche mese fa sul blog Mondadori Mondi Chrysalide, (qui) ho pensato di condividerla anche con voi del mio adorato blog. Terzo e ultimo capitolo della serie Hunger Games (qui la mia recensione del primo) Il canto della rivolta è un romanzo che lascia toglie il respiro.
Data di uscita: 15 Maggio 2012
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Prezzo: € 17,00
Il mio voto:
Mi chiamo Katniss Everdeen. Perchè non sono morta? Dovrei essere morta.
Contro
ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli
Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12,
con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia
bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un
sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti
coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli
abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte
sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta.
Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una
passeggiata.
La mia recensione
Esistono libri
che riescono a farti dimenticare chi sei veramente, libri in grado di
risucchiarti in un mondo da cui non vorresti mai uscire, libri che ti
sprofondano nel cuore scavandosi un posto tutto per loro. Il canto della rivolta è uno di quei libri.
Essendo l’ultimo romanzo di una saga
eccellente, le aspettative che ricadono su Il canto della rivolta sono
alte e difficili da colmare ma, fortunatamente, la Collins convince e sconvolge con una storia difronte alla quale ci si può solo arrendere.
Il titolo dice tutto eppure non può
descrivere l’intensità che si cela dietro le pagine di questo straziante
epilogo dell’avventura di Katniss Everdeen e dei suoi compagni.
Dopo la scintilla espolosa ne La
ragazza di Fuoco, in seguito agli Hunger Games a cui Katniss ha dovuto
prendere parte, la rivolta arriva come qualcosa di inatteso, ma
fortemente desiderato e la ragazza in fiamme ne diventerà il volto.
Pur non essendone consapevole Katniss ha
infatti scatenato qualcosa che è ormai impossibile arrestare, qualcosa
per cui a quanto pare tutti, tranne lei, la credono perfetta: la guerra contro Capitol City.
L’insurrezione è però un arma a doppio taglio,
una possibile occasione di rinascita che può facilmente essere
trasformata in una crudele lotta per il potere e questo Katniss lo
imparerà sulla propria pelle e su quella dei propri cari.
Ancora una volta la Collins dà
prova della sua profondità, ponendo i propri protagonisti d ifronte a
quesiti di natura etica e morale. Qual è il prezzo che si è
disposti a pagare per essere liberi, quale sia la giusta strada da
intraprendere per raggiungere i propri obiettivi e cosa si è disposti a
sacrificare pur di raggiungerli, sono solo alcune delle domande che Il
canto della rivolta ci sottopone e sottopone ai suoi personaggi. E le
risposte, vi assicuro, non sono facili come potrebbero apparire.
Confusa, terribilmente lontana da Peeta, che è stato catturato dalla morsa di Capitol City, e
con una nuova casa in un distretto che si pensava fosse stato
distrutto, Katniss deve ricomporre sé stessa dopo essere andata in pezzi
negli ultimi Giochi e accettare il nuovo destino che l’attende.
Sembra che l’unica strada per lei sia quella di diventare la Ghiandaia Imitatrice che canterà la rivolta in tutta Panem
grazie a una strategica propaganda ideata dai Ribelli. Solo così sarà
possibile unire i rivoluzionari in un unico movimento e un unico ideale:
riconquistare la libertà ponendo fine al potere di Capitol City.
Ma la libertà ha un prezzo davvero
molto alto che richiede il sangue e le lacrime degli innocenti burattini
che Capitol City è riuscita a piegare al prorprio volere. E
nemmeno la Ghiandai Imitatrice, che sente sempre di più di essere in
trappola, può restare indifferente all’incessante urlo di dolore che la
guerra porta con sé.
I costanti colpi di scena e ribaltamenti
non solo mettono alla prova la stabilità mentale dei protagonisti e dei
lettori, ma rendono impossibile comprendere di chi sia giusto o
sbagliato fidarsi.
Così mentre Gale abbraccia la lotta
con innata fermezza e Peeta sembra andare in pezzi, e di sicuro manda
in pezzi il cuore dei lettori, a causa delle torture del Presidente Snow, Katniss deve affrontare le conseguenze delle proprie scelte, cercando di non farsi divorare da esse.
In questo libro come non mai, Katniss sarà
preda della propria impulsività e dei propri sentimenti, terribilimente
compromessi dall’atroce e sadico gioco messo in atto dal Presidente Snow
per distruggerla. Un gioco fatto di perdita e morte, di tortura
e spettacolarizzazione della sofferenza delle persone a lei più care,
un gioco a cui, lo ammetto, io avrei perso.
Quella che infuria dentro Il canto della
rivolta è una lotta epica e cruenta, che la Collins ha saputo narrare
con innata credibilità, contrapponendo scenari sanguinari al classico
senso dello spettacolo di Capitol City. Non sono solo i fucili e gli archi a sparare, ma anche i media che inscenano uno show degno degli Hunger Games in cui, ancora una volta, Katniss si troverà invischiata.
Impossibile non innamorarsi
nuovamente della meravigliosa caratterizzazione dei personaggi che
l’autrice ha riservato a questa serie, come impossibile è non soffrire
assieme a Katniss per le tante perdite inattese che si susseguono nel
libro.
Vi consiglio di preparare una scorta di
fazzoletti, perché la Collins si è impegnata con tutta se stessa per
rendere questo romanzo doloroso come lo sarebbe una vera rivolta.E
proprio come succede in una vera rivolta, tante sono le persone amate a
cui bisogna dire addio e certemente non nel modo più semplice e
indolore.
Ammetto che alcune morti sono state per me
assolutamente impossibili da perdonare a Suzan Collins, e che mi hanno
destabilizzata al punto che a ogni pagina mi trovavo a sperare di poter
leggere ancora di questo o quel personaggio. Un’attesa purtroppo vana.
Ovviamente, in questo romanzo fatto
di decisioni e adii, non può mancare la tanto agognata scelta tra Peeta
e Gale, che sarà anch’essa un processo doloroso e molto, molto
commovente.
Il canto della rivolta è il libro che non
vorresti finisse mai, quello che ti emoziona dall’inizio e ti strappa il
cuore quando arriva la fine.
Verdetto: Il canto della rivolta è un libro
che si può solo amare, anche se ti divora dentro e ti fa del male,
perché nessun finale poteva essere più perfetto.
Sono perfettamente d'accordo con ogni singola parola di ciò che hai detto. "Il canto della rivolta" per me è stata una vera e propria avventura e la bravura della Collins nel coinvolgere il lettore nella storia mi ha fatto immedesimare ancora di più in tutto ciò che Katniss ha affrontato, sia le tragedie, che il dolore della perdita e dell'abbandono. Purtroppo non posso fare riferimento ad avvenimenti precisi perché altrimenti farei spoiler, ma quando dici che bisognerebbe preparare dei fazzoletti ti devo proprio dare ragione. Per leggere questo romanzo finale mi sono dovuta caricare di forza e coraggio perché nel corso della storia ci sono state più parti che mi hanno destabilizzato. Tanto che ad un certo punto, all'incirca a metà del libro, quando sembrava che le cose cominciassero a girare nel verso giusto nella vita di Katniss, ecco che si scopre qualcosa di terribile, di assolutamente sconvolgente, capace di strappare via il cuore.
RispondiEliminaMa tutto ciò ha reso il libro ancora più emozionante e vero, perciò non posso far altro che ringraziare la Collins per la stupenda trilogia che ci ha donato e te, Glinda, per la bella recensione :)
lo trovato devastante,un pugno nello stomaco, tt le orribili situazioni ke succedono a Katniss,il modo in cui la distruggono dall'interno...bello ma ti lascia veramente l'amaro in bocca
RispondiEliminaOOOOOOOOOOOH Glinda meno male che ci sei tu che mi consoli e che la pensi come me!! Ho amato tanto questo libro e al tempo stesso l'ho odiato perchè mi ha fatto soffrire e piangere! Per il momento per me è il migliore letto nel 2012, quello che mi ha riservato più emozioni! Io sono innamorata follemente di questa saga, e penso che a volte Katniss non sia stata del tutto capita.. alcuni dicono che questo libro è terribilmente lento, e che da lei si aspettavano molto di più.. io vedo solo una ragazzina che bene o male voleva vivere nel suo distretto, che cercava la pace e si è ritrovata catapultata per ben 2 volte in un'arena dove la maggior parte delle persone cercava di ucciderla, che ha perso tutto quello per cui valeva la pena vivere, e che per non impazzire ha scelto una strada che l'ha aiutata a sopravvivere! Una ragazzina usata come pedina per sporchi giochi di potere e che in realtà non voleva fare la rivoluzione ma solo tornare a casa sua. Per non parlare di come la COllins ha rivoltato il personaggio di Peeta.. ci sono stati momenti che davvero non so come ho fatto a continuare a leggere.. Le perdite di questo libro sono devastanti.. io ho pianto una notte intera sulla scena finale di Katniss e Ranuncolo vedi tu! Bellissima recensione!!!Grazie per averla condivisa con noi, potrei stare qui per ore a parlare di questo libro!
RispondiEliminaHo amato tantissimo questa trilogia e Il canto della rivolta, in particolare, è stato un romanzo difficile da metabolizzare, ma coinvolgente: una conclusione che ho trovato inevitabile, ma incredibilmente vera.
RispondiEliminaNessuna delle mie amiche l'ha ancora letto e perciò non ho potuto confrontarmi con loro; leggere la tua recensione è stato, perciò, bello. Grazie =)
Molte bella questa trilogia! Ammetto che il primo libro mi ha colpito tantissimo, per il mondo terribile che viene descritto, ma anche per la possibilità che tutto ciò possa accadere...non so, non l'ho trovato così impossibile. Il terzo mi ha tenuta incollata alle pagine, con mille domande in testa, a cui in parte viene data risposta in parte no, giustamente...Cosa siamo disposti a sacrificare per essere liberi? Qual'è la parte giusta in conflitto? Domande quanto mai attuali direi!
RispondiEliminaBellissima recensione! Io l'ho letto quest'estate, ma mi hai fatto venir voglia di rileggerlo!
Eliza
forse è arrivato il momento di iniziare a leggere questa trilogia!!
RispondiEliminacomplimenti per la recensione!! :)
Questo è il miglior romanzo della trilogia. Quando l'hp finito avevo male al cuore. Sia per le sofferenze dei personaggi, che per i giochi di potere, la scelta tra Peeta e Gale, ciò che Peeta ha sofferto a causa di Snow....E con lui molti altri...Gli interrogativi che la serie porta con se...una poesia iena di riflessione e sentimento,..
RispondiEliminaPenso che stasera vedrò il film"!
Ciao!
RispondiEliminaPer ora ho letto solo il primo romanzo di questa serie e, sebbene il fantasy non sia propriamente un genere che amo, ho letto "Hunger Games" in una giornata da tanto che la lettura mi ha coinvolta e appassionata.
Gli altri due libri sono lì sulla mensola che mi aspettano e non vedo l'ora di cominciarli, soprattutto dopo aver letto la tua recensione :)
A presto e buone letture!
Feancesca
http://lostingoodbooks.blogspot.it/
che dire....l'ho letto tutto d'un fiato! Spettacolare, intenso, riflessivo...poche sono le saghe che nn danno il finale per scontato e questa secondo me è una di quelle soprattutto per quanto riguarda il cuore ;) Libro che ti appassiona sia a livello emotivo sia a livello di azioni e colpi di scena tanto che potrebbe facilmente essere apprezzato anche dai maschietti.
RispondiEliminaAdoro il finale, ma nn posso dir di più....
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaquesta trilogia è stato il miglior libro che ho letto fino ad ora.Non so come abbia fatto la Collins a scrivere un libro piene di emozioni, diciamo che l'ho letto tutto d'un fiato. stupendo.
RispondiEliminaBella recensione, complimenti! :D Adesso sto leggendo il primo libro e devo ammettere che mi sta piacendo un sacco! Correrò di sicuro in libreria a comprare gli ultimi due libri di questa trilogia! :)
RispondiEliminaHo finito di leggerlo poche ore fa.Dal titolo pensi "finalmente Katniss troverà la serenità e la pace"..ma non è così. Ogni capitolo ti far trovare la speranza e allo stesso tempo perderla. L' ultimo capitolo per me è stato veramente devastante ,era come se lottassi con lei e la sua estrema sofferenza, mi dicevo dai ti prego ce la puoi fare...poi quando ho visto con lei peeta fuori con le primule ho pensato :E' SALVA!ahahha ma è così è vero. Il personaggio di Peeta è la persona più bella che si potesse mai creare in un romanzo. Libro meraviglioso come tutta la saga mi ha tolto il fiato.Complimenti Bellissima recensione.
RispondiEliminaSono felice di leggere una recensione del genere...!! Non ho niente da aggiungere. Tranne che in giro sento solo "è stato deludente", "lento", "noioso"... resto senza parole. Io l'ho letto in meno di un giorno. E' il più bello della trilogia, ma bisogna capirlo.
RispondiEliminami mancano solo 80 pagine! nn ho voglia di andare avanti perchè so ke lo finisco! cavolo ke ttrilogia ke è stata, forse una delle migliori ke ho letto! ahhhh peeta! favoloso in questo libro, forse il migliore dei personaggi! mi tuffo nella lettura, buonaserata!
RispondiEliminami è piaciuto nel complesso ma ho amato il finale perchè ero fin dall'inizio per Katniss e Peeta anche se non credo che ci sia mai stata una scelta tra Gale e Peeta perchè lei ha sempre amato Peeta solo che non se ne accorge. Gale è suo amico anche se non può perdonarlo per Prim ma lei era già innamorata di Peeta in La ragazza di fuoco poi conferma i suoi sentimenti in Il canto della rivolta.
RispondiElimina