martedì 30 agosto 2011

Teaser Tuesdays #19


Rieccoci con un altro Teaser Tuesdays! Come sapete si tratta di una rubrica a cadenza settimanale, inventata dal blog Should be Reading
Le regole sono semplicissime, e la cosa più bella è che tutti possono partecipare, anche voi  lettori nei commenti, e condividere con noi i vostri teaser! La cosa che adoro di più è proprio leggere tutti i vostri piccoli estratti che mi fanno venire una voglia pazzissima di leggere i vostri libri!
Ecco le regoline!

  • Prendi il libro che stai leggendo;
  • Aprilo in una pagina a caso;
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
  • Attento a non fare spoiler!!
  • Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano; aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.
     
    Andiamo un po' a vedere cosa ho scovato io oggi!
    Da Appuntamento a Glenmara di Heather Barbieri


    Bernie era sveglia dalle cinque del mattino e pensava. Kate aveva bisogno di un altro motivo per rimanere a Glenmara. Il pizzo era un buon inizio, un filo che la legava a loro, ma avrebbe potuto romperlo in qualsiasi momento e andarsene, riprendendo la strada da cui era venuta. Era al villaggio da pochi giorni, ma a Bernie sembrava che fosse lì con loro, con lei, da molto tempo. 
     Ogni giorno cercava indizi mentre sistemava la stanza degli ospiti. Non ficcava il naso, no di certo, non sarebbe stato giusto, ma vedeva dei segni nella disposizione delle cose: le lenzuola arruffate ai piedi del letto (non riposava tranquilla, avava dei pensieri, forse incubi? Riguardo a cosa?), i segnalibri nei romanzi ( grazie a Dio non era una di quelle persone che piegano gli angoli delle pagine, non lo sopportava).
    Pagina 143

    E voi che mi dite dei vostri Teaser?

7 commenti:

  1. "Quando si avvicinò alla finestra rimase con il fiato sospeso davanti al panorama. La stanza si affacciava sul giardino più grande che avesse mai visto: file di fiori di ogni tonalità e specie si estendevano a perdita d'occhio sotto di lei in una cascata di colore" Spells di Aprilynne Pike Pag. 23
    ... che dire?? lo sto divorando XD

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  2. Lo conosci già. Lo conoscono tutti!
    «Il rumore di una porta che sbatteva e di una voce che zittiva una risata. Lui si fermò davanti alla soglia della sua stanza, tenendola ancora in braccio. Eloise aveva i vestiti laceri, il piede nudo e livido di sangue rappreso, le mani escoriate intorno al collo".
    Da Black Friars - L'ordine della spada di Virginia de Winter. Pag. 33

    Ma quanto belle e accurate sono le descrizioni?? Magnifico.

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  3. "Le dà fastidio sentire quelle punte con la lingua.
    Quel difetto all'improvviso le sembra inaccettabile. Si struscia la lingua sui denti, se li guarda da sotto con lo specchietto del fard.
    Ha partorito due volte. Il fisico è tornato asciutto, solo con più forza e più profondità dopo quei passaggi tra ossa e i tessuti umidi. Si incontra nelle vetrine della città, stralunata. Ha lasciato la giovinezza e non ha ancora trovato nulla di definitivo.Ha raggiunto un nuovo stadio, si è assunta la responsabilità dell'amore.Vorrebbe essere quello che sembra davanti ai suoi pazienti con disordini alimentari.Una persona rassicurante in grado di indurre negli altri la cura di se stessi. Invece piange per quei denti. "

    pag.156 da "Nessuno si salva da solo" di Margaret Mazzantini.

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  4. Da Il linguaggio segreto dei fiori pag 15

    Avevo usato quasi sempre gli stessi fiori:un mazzo di calendule-dolore-, un cesto di cardi-misantropia-, un pizzico di basilico essiccato:odio.Avevo cambiato il mio modo di comunicare solo in rare occasioni:garofani rossi per la giudice quando avevo saputo che non sarei tornata al vigneto di Elizabeth, e peonie per Meredith, ogni volta che riuscivo a trovarne.

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  5. @Fioredicollina: Ti sta piacendo il libro? Io ce l'ho nella mia wishlist :)

    Una notte, mentre tutti e quattro giocavano a carte per passare il tempo, Dasha disse alla sorella che il dentista per il quale lavorava era stato evacuato. Le aveva chiesto di seguirlo a Sverdlovsk, al di la' degli Urali, ma lei aveva rifiutato e aveva accettato un posto nella fabbrica di uniformi dov'era impiegata la madre. " Ora non posso piu' andarmene. Sono anch'io indispensabile allo sforzo bellico." Sorrise ad Alexander e mostro' a Tatiana una manciata di denti d'oro.

    Il cavaliero d'inverno, di Paullina Simons

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  6. @Claudia : sì mi è piaciuto, forse perchè di amori o passioni che poi sono sfociate nel 'nulla' e nell'indifferenza, amarezza, chi + chi - ci siamo passati e quindi mi ha molto coinvolta, si legge d'un fiato....

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