Miei cari, vi ricordate quando vi avevo anticipato un evento da urlo sul bellissimo libro Urban Fantasy + Paranormal Romance Young Adult tutto italiano dal titolo 436, di Anna Giraldo? Be', vi tocca tenervi forte perchè il momento è arrivato, e dopo questo speciale nulla per voi sarà più come prima...
In questo magico articolo avrete la possibilità di conoscere meglio l'autrice Anna Giraldo, leggere la recensione del libro e un meraviglioso e inedito racconto su 436 tutto da amare!
Il libro
Titolo: "436"
Prezzo: 16,90 €
Nupero Pagine: 480
Autrice: Anna Giraldo
Casa editrice: Casini editore
Il mio voto:
Cosa ci fa un giaguaro in carne ed ossa nel cuore di Londra? Cosa sono tutte quelle reminiscenze di un passato remoto? E le visioni sanguinose che perseguitano Redlie, 17enne venuta dall’Italia, ospite a Londra di zia Daisy? Perché tutti continuano a dirle che la sua luce è abbagliante? Cosa significa? Ci sono nuovi adorabili amici per Redlie. Ci sono una zia un po’ squinternata ma premurosa e un padre che da sempre è lontano. C’è un gattino randagio di nome Copernico. C’è un segreto che nessuno vuole rivelarle: – Devi arrivarci da sola – le rispondono ogni volta che lei chiede. C’è un amore, uno splendido e tenebroso giovane, dalle abitudini e dai comportamenti inspiegabili. Ma c’è anche David. Ossuto e grigio, quanto spietato e violento. Come mai si ostina a perseguitare Redlie? Cosa sta cercando? Perché pensa che Redlie possa dargli ciò che vuole? C’è una battaglia all’ultimo sangue che attende Redlie. È la battaglia per il suo amore, per i suoi amici, per la sua vita.
- Cari lettori di Atelier dei libri, oggi ospitiamo nel nostro salotto la giovane e talentuosa Anna Giraldo! Anna accomodati pure dove preferisci, io ho allestito un piccolo spazio anche sul pavimento con cuscini e un morbido tappeto ispirandomi al tuo magnetico libro, se ti va, e nel frattempo presenta pure te e il tuo libro ai nostri lettori!
Ciao Glinda, ti ringrazio per la calda accoglienza, questi cuscini in varie gradazioni di rosso sono davvero molto confortevoli.
Mi presento alle tue lettrici: sono Anna Giraldo e nei primi trentasei anni della mia vita ho creduto che tutte le fantasticherie che mi passavano per la testa costituissero semplicemente un “piccolo” problema psichiatrico. – Dovrò decidermi a farmi curare – mi dicevo di tanto in tanto. Nel maggio del 2008 in effetti ho trovato la cura: scrivere. Così ho mollato gli ormeggi e sono partita per il viaggio fantastico di 436, il mio romanzo d’esordio.
436 è l’avventura a Londra di Redlie, una diciassettenne italo-scozzese. Il suo viaggio verso la coscienza di sé si compie in una dimensione in cui realtà, visioni e reminiscenze storiche si alternano continuamente portandola a contatto con il proprio retaggio famigliare e personale. Durante questa esperienza, irta di ostacoli e avversità, Redlie conosce l’amore per sé stessa, per gli amici e per un misterioso ragazzo…
- Dalla tua biografia si legge che sei una "lettrice seriale", immagino che allora tra noi ti senta a casa, siamo tutti tuoi simili! Qual'è stato il passo che ti ha spinto a passare dalla lettura alla scrittura?
Mi sono sempre trovata bene tra lettori e, fino alla scoperta dei Gruppi di Lettura, mi mortificava il fatto di un poter parlare in modo approfondito dei miei libri preferiti con gli altri. La maggior parte delle persone esprime il suo parere su una lettura con uno sterile – Mi piace – o – Non mi piace -. Io, decisamente, volevo saperne di più.
Come ho cominciato a scrivere? Nella mia vita ho sempre cercato un canale espressivo. Ho provato a recitare e anche a disegnare, per esempio. Ma nei miei tentativi non ho mai messo abbastanza impegno e pazienza per poter giungere a buoni risultati. Nel maggio 2008, in un periodo di apatia verso la lettura, ho iniziato la stesura di 436, quasi per scherzo all’inizio, e quando, a metà agosto, ho portato a termine la prima bozza, mi sono letteralmente meravigliata di me stessa. Quello era un periodo di crisi per il lavoro che si era fatto meno impegnativo e coinvolgente. Ho comunque dedicato moltissime nottate (pagate con mattine di coma profondo) alla scrittura e lo faccio tutt’ora, anche se il lavoro è ripartito alla grande e pretende concentrazione. Forse all’inizio c’era solo qualche condizione più favorevole, ma non mi spiego ancora quale sia stata la vera causa scatenante.
- 436 è il primo romanzo che hai pubblicato, che ne dici di raccontarci un po' della sua nascita? Svelaci qualche chicca sulla fase di scrittura...
Ho scritto 436 barricata nella mia stanza, senza rivelare il segreto a nessuno, perché, sul serio, non sapevo che l’avrei portato a termine. Scrivevo, stampavo, leggevo, correggevo di continuo. Lo facevo durante ogni minuto del mio tempo libero. In auto, recandomi al lavoro, pensavo a certi aspetti della trama o alla caratterizzazione dei personaggi e, impossibilitata a prendere appunti, registravo messaggi vocali sul cellulare. Ho letto anche tonnellate di documentazione su internet e rispolverato vecchi libri di scuola. Poi per tre mesi mi sono aggirata per casa con la cartina di Londra in tasca: la mia prima cartina, ormai a pezzi e tutta scarabocchiata. I miei famigliari, che conoscevano bene il mio amore per quella città, sono arrivati a pensare che stessi progettando di andare a vivere definitivamente laggiù.
- Dal tuo romanzo traspare un fortissimo amore per Londra, come se le emozioni che vive Redlie al suo arrivo in quella magica città scaturissero da un'esperienza reale. Raccontaci della tua esperienza in quei luoghi.
Londra è nella mia pelle dalla prima volta che vi ho messo piede. Il primo viaggio lo feci perché molte cose stavano cambiando in maniera abbastanza dolorosa nella mia vita, così decisi di andare in vacanza da sola. Da brava provinciale quale sono arrivai a Londra una domenica pomeriggio con 30 kg di bagaglio. Non avevo mai preso la metro, così uscii da Liverpool Street Station e trascinai il mio valigione su un autobus. Avevo solo banconote da 10 sterline per il biglietto quindi l’autista mi fece presente che non aveva il resto e mi invitò a scendere. Una ragazza di colore si avvicinò e pagò il biglietto per me. Io avevo una paura matta che in qualche modo lei volesse ingannarmi, rubarmi il bagaglio o chiedermi dei soldi, invece lei scambiò due parole di cortesia con me, alla mia fermata mi aiutò a scaricare la pesante valigia e mi indicò la strada da seguire. Quando la ringraziai, lei mi rispose - Non ringraziare. Fai a qualcun altro ciò che io ho appena fatto a te.
In quella vacanza ebbi molte altre esperienze che mi insegnarono la fiducia: in me stessa, negli altri, nel futuro. Successivamente tornai a Londra molto spesso. Non ha ancora tradito la fiducia che ripongo in Lei.
E poi è eclettica, è cosmopolita, è freak, è il regno del melting… io l’adoro!
-Redlie è un personaggio davvero interessante dal carattere forte, intraprendente e determinato, il cui cuore racchiude grandi segreti. Cosa puoi raccontarci di lei?
Redlie è la mia figlia di carta e d’inchiostro e, in quanto tale, in lei ho risposto tutta la mia fiducia e il mio amore.
Tutti i suoi amici vedono in lei una luce abbagliante, ma Redlie non riesce a comprendere di cosa si tratti in realtà, anche perché il mondo in cui è cresciuta è stato spesso crudele relegandola alla solitudine e alla mancanza d’affetto.
Anche a Londra le cose sembrano molto complicate per Redlie: lo spiraglio di tenerezza e fiducia trovato nel nuovo legame con la zia Daisy e con tutti i nuovi amici, non colmano il vuoto del suo cuore.
Redlie è costretta dall’incalzare degli eventi a crescere in fretta. Ella vacilla a volte ma, strada facendo, rivela infine la sua forza strepitosa, pur conservando ed esaltando, allo stesso tempo, femminilità e dolcezza.
- E poi c'è Sean: bello, tenebroso, impulsivo...
Mi sono detta: - Se di un sogno si tratta, allora voglio fare un sogno bellissimo.
Così è nato Sean. E per l’appunto, – Sei così bello che potresti essere un sogno –, gli dice Redlie in uno dei dialoghi di 436.
Sean è anche bizzoso e scostante… un vero scellerato. E’ difficilissimo amare uno come Sean e Redlie si domanda per quale motivo sia accaduto proprio a lei.
Il rapporto tra i due è burrascoso, spesso al limite della lite e altrettanto focoso al punto che Redlie sente la pelle ardere al solo contatto con il suo amato.
Del resto “buio e luce sono parte dello stesso disegno…”. Ne vedremo delle belle!
- 436 è un romanzo pieno di personaggi diversi, pieni di vita e caratteristiche davvero singolari. Chi è il tuo preferito in assoluto al di fuori dei protagonisti principali, e perchè? Svelaci un segreto su di esso.
Amo molto Honey, Tree, Daisy, James e Nate… avevi detto solo uno? Allora faccio un sorteggio…
Ecco: è uscito Tree Anderson. Fisicamente è ispirato a tre ragazzi, somiglianti tra loro, che ho conosciuto in frangenti molto diversi e che avevano come caratteristiche dominanti l’altezza e i lucidi capelli corvini. Insomma, che dire, ho un debole per i ragazzi alti… del tipo che quando vuoi rivolger loro la parola, devi farlo con il naso rivolto all’insù e per quanto siano gentili e comprensivi ti fanno sempre sentire un’insignificante piccoletta.
Da loro è nato Tree, dall’aspetto trasandato, un po’ trascurato, ma con un cuore così grande che non c’era spazio a sufficienza in 436, quindi sentirai parlare ancora molto di lui.
Fammi dire una parola anche su Honey, però. Timothy Honey Phoenix, il cui abbraccio è un balsamo in grado di lenire ogni dolore, è un principe nella sua dolcezza e nella sua determinazione. Come si fa a non amarlo? Quando penso a lui, lo immagino in una delle scene di 436: culla Redlie, disperata, nella penombra della sua stanza mentre fuori imperversa il temporale.
- Grazie alla meravigliosa caratterizzazione dei tuoi personaggi, non posso fare a meno di chiedermi se tu ti sia ispirata a qualcuno durante la stesura del romanzo! Come sono nati Honey, Nate, James Daisy e gli altri?
Ogni personaggio ha una genesi differente. Per descrivere l’aspetto di alcuni, come Tree, sono partita da persone reali, mentre per altri ho mixato mentalmente le caratteristiche di decine di fotografie. Lo stesso ho fatto con il loro carattere, giocando a dare a ognuno pregi e difetti che spesso non avevano nulla a che fare con chi aveva ispirato il loro aspetto. Credo che nessuna delle persone che conosco possa riconoscersi in uno dei miei personaggi.
E poi in ognuno c’è un po’ del mio vissuto, della mia esperienza con gli altri e l’alchimia delle parole mi porta spesso a scoprire a posteriori che uno o l’altro personaggio assomiglia terribilmente a qualcuno che mi è, o mi è stato, caro.
- Quanto c'è di Anna in Redlie, e quanto invece hai appreso da lei? In cosa siete diverse e in cosa invece vorresti assolutamente assomigliarle?
Redlie è o non è il mio alter ego? ;o).
Come ti ho detto poco fa, Redlie è la mia figlia di carta e d’inchiostro. E’ parte di me, una mia creazione al cento per cento. Il suo nome e il suo cognome li ho inventati di sana pianta, per poi scoprire che il nome esiste anche se è molto raro e il cognome è quello di un Clan scozzese dalla storia disgraziata (come poteva essere altrimenti?), ma di antichissimo retaggio. Il suo aspetto è giocato, ed esagerato, su tutto ciò che a mio avviso rende affascinante una donna: i capelli rossi, il fisico snello, gli occhi blu. Uhm… un po’ la invidio. Il suo carattere ribelle e i suoi modi sbrigativi sono forse l’aspetto che più mi piacerebbe avere di lei, al contrario io sono sempre molto composta e politically correct oltre che eternamente indecisa.
Il suo modo sempre molto fisico di soffrire, invece, è assolutamente mio. Anche l’essere schizzinosa a tavola è un mio difetto fin da quando ero ragazzina, anche se guardando le mie foto non si direbbe proprio.
Cosa ho imparato da lei? La tenacia, una dote che avevo in misura molto più limitata in precedenza e, ti farò ridere, Glinda, ma da Redlie ho imparato a entrare in un negozio di abbigliamento e scegliere in un batter d’occhio tutto quanto il guardaroba della stagione, mentre prima dovevo fare cinque volte il giro della città e provare ogni cosa almeno due volte.
- 436 fa parte di una trilogia di romanzi autoconclusivi, correlati da molti racconti, così la domanda nasce spontanea: vedranno tutti come protagonista Redlie? Puoi svelarci qualcosa sul secondo romanzo, che a quanto pare è già pronto per la pubblicazione? E dove potremo trovare i racconti in questione?
Io spero si tratti di una trilogia! Insomma il secondo, Thunder + Lightning, è ancora nel cassetto e il terzo… ancora nella tastiera del mio portatile!
Su Thunder + Lightning posso dirti che è un romanzo corale, molto più di 436. Un romanzo invernale, pieno di rabbia e di tristezza, immerso nelle nebbie londinesi e in quelle molto più fitte della Pianura Padana. Mi sono ispirata ai versi di Paul Eluard, La morte, l’amore e la vita e poi ho “rubato” un’idea al buon vecchio Shakespeare, dal Racconto d’Inverno e ancora una volta ho giocato con le parole di “La scrittura del dio” di J.L.Borges e non mancano i Red Hot Chili Peppers, naturalmente. Insomma, un altro oggetto freak da maneggiare con cura. E come dice James in T+L: - Never mingle with freaks!
Quanto ai racconti, ce ne sono tre, La porta di Daisy, Mr. J. Walker Jr. e Il guardiano pubblicati sul web (ma ti sfido a leggere Il guardiano e comprendere in che modo sia correlato con 436) e altri due pubblicati in cartaceo, Zoélie e Dea Gattara (però se cerchi un po’, trovi anche questi in rete). Altri sono nel cassetto, in attesa di trovare la loro giusta collocazione.
Redlie non è quasi mai la protagonista dei miei racconti: quelli mi servono per dare respiro a personaggi secondari e a passaggi che sviluppati nella storia principale ne guasterebbero il ritmo. Si tratta di “altre storie”, ma qualcosa di Redlie c’è in ognuna di esse.
- Be' Anna, l'intervista è stata magnifica e ho trovato adorabile chiacchierare con te! Non vedo l'ora di leggere la tua prossima opera, ma nell'attesa ci delizieremo con i tuoi racconti, mi raccomando non farci aspettare troppo! Ti abbraccio forte e ti ringrazio per la tua visita, hai un messaggio per i lettori?
Grazie di cuore Glinda, per avermi ospitata qui nel tuo bellissimo blog e a tutti i lettori che decideranno di darmi fiducia e di leggere 436. Spero che la storia di Redlie vi regali la stessa emozione che ho provato io nello scriverla.
Un grande abbraccio da parte mia, di Redlie e di Honey a tutti.
La mia recensione
In principio ero curiosa riguardo a questo libro misterioso, che dalla trama lascia trapelare poco della storia, e la cui copertina è assolutamente incantevole. Così ho deciso di immergermi nella lettura dell'opera prima di Anna Giraldo, senza lasciarmi troppo impaurire dalle dimensioni del volume che, pur non riportando al suo interno il numero delle pagine, lascia irrimediambilmente stupidi per la sua "imponenza". Sin dalle prime pagine la mia attenzione è stata completamente calamitata dallo stile di cui il romanzo è permeato: fluido, penetrante e ironico, 436 cattura il lettore come un incantesimo... e vi assicuro che di incantesimi in questo romanzo ce ne saranno davvero tanti!
Scritto al presente storico, 436 segue le avventure di Redlie McFarlane, diciassette anni, una ribelle chioma fiammante e un temperamento indomabile, le cui origini a metà tra la Scozia e Mantova la rendono ancora più particolare. La vita di Redlie in Italia è poco interessante e dolorosa, tra gli atteggiamenti altalenanti di una madre a volte assente e a volte opprimente, la scuola e la mancanza del padre che ha piantato in asso la famiglia quando Redlie era ancora in fasce.
Un giorno d'estate, però, alla porta si presenterà un raggio di sole chiamato Daisy, ragazza dall'aspetto stravagante e un forte accento londinese che strapperà la sua nipotina, fino ad allora mai incontrata, alla tediosa vita che conduce per portarla al 13 di Treasure Street a Camden Town, Londra. L'arrivo di Daisy segnerà un cambiamento radicale tanto nel romanzo quanto nel cuore di Redlie che, pur non avendo mai incontrato prima la zia, si lascerà trascinare dal suo entusiasmo e cederà al richiamo della famiglia, affezionandosi alle stramberie della sua nuova tutrice come se le due fossero legate da sempre. Che dire dell'arrivo a Londra, se non che è stato una dei cambi di ambientazione più appassionanti all'interno di un romanzo in cui io mi sia mai imbattuta prima d'ora? La passione che sgorga dai sentimenti di Redlie nei confronti della sua nuova casa è assolutamente travolgente, e lascia intendere l'amore che l'autrice deve provare per Londra, amore che condivido con tutta l'anima. Le strade, i profumi, i colori, sono descritti in maniera così perfetta e penetrante da far sentire il lettore parte del viaggio, quasi camminasse mano a mano con Redlie nelle strade della magica Londra, e quando dico magica non uso una parola a caso, credetemi.
Ciò che attende Redlie nella sua nuova abitazione vi stupirà e vi avvolgerà. In una sola parola: amore. L'amore di una famiglia strampalata, composta da amici mai conosciuti eppure ritrovati, e parenti sempre sognati e mai incontrati. Basteranno poche ore in compagnia di Daisy per sentirsi a casa, finalmente. A Londra Redlie conoscerà la vera amicizia grazie a Honey, soprannome di Timothy, suo coetaneo con cui nascerà subito un rapporto meraviglioso di fiducia e riscoperta, e che diventerà il compagno di viaggio pronto a condurla alla riscoperta della luce che la ragazza custodisce inconsapevolmente nel proprio cuore. Nulla dopo il suo arrivo a Londra sarà più come era stato un tempo per Redlie, che con stupore scoprirà un nuovo universo, fatto di magia, guarigioni incomprensibili, pensieri trasmessi come fossero farfalle, e intrugli che ribollono in un calderone. Un mondo a cui lei appartiene e che la fa sentire se stessa, ma che cela comunque dei terribili lati oscuri.
In uno dei suoi viaggi esplorativi della città, mentre il destino sembrerà volerle tirare un brutto scherzo tra scrosci d'acqua e corse senza fiato, Redlie incontrerà Sean: occhi tempestosi come il mare, bellissimo e terribile nella sua perfezione. Da quel momento nella vita di Redlie si scatenerà una tempesta di eventi incomprensibili, sogni che sembrano venire da un passato che non ricorda, e visioni di un feroce giaguaro che si aggira per le vie di Londra. Molte volte Sean e Redlie si ritroveranno sotto i cieli plumbei della metropoli, come due anime unite da un solo destino, quasi possedessero un solo cuore diviso in due che riprende a battere solo dopo essersi unito. Sean si insinuerà prepotentemente nella vita di Redlie, diventando la sua croce e la sua delizia, l'0ceano in cui perdersi, la sua unica ragione di vita ma anche la sua più tremenda maledizione.
La trama proseguirà con il suo ritmo serrato, regalando momenti davvero commoventi di amicizia e comunione, che a volte mi hanno strappato una lacrima, ma anche attimi di pura e selvaggia sensualità, descritta sempre con poesia e classe. Il viaggio di Redlie la condurrà a scoprire cose di sé che mai aveva immaginato, e presto sarà chiaro che la sua anima è antica e appartiene a un disegno più grande, a un passato in cui i tamburi suonavano mentre i pirati solcavano i mari, e le regine combattevano in armatura. Nella sua avventura finalmente Redlie conoscerà le sue radici e arriverà fino alla magica Scozia, che le aveva portato via James, suo padre, e che forse glielo restituirà. Una sorte tremenda incombe però impietosa su di lei, qualcuno di davvero malvagio vuole strapparle ciò che di più caro ha mai avuto al mondo rubandole un segreto che lei stessa nemmeno conosce...
Aspettatevi un finale davvero meraviglioso, scintillante e adrenalinico, soddisfacente e appagante, che vi farà comunque desiderare di leggere di più su Redlie e Sean!
Pur essendo la prima opera di Anna Giralndo, 436 è un romanzo maturo e ben curato, che possiede tutti i componenti che un buon Urban Fantasy dovrebbe avere. Lo stile è chiaro, diretto, e la trama è affascinante e ben curata. L'intreccio è molto intrigante e non lascia trapelare nulla che possa rovinare il bel finale che Anna ha voluto regalarci. Spesso corale, 436 possiede una grande quantità di personaggi, tutti meritevoli di attenzioni e ben caratterizzati, tutti capaci di incuriosire il lettore e fare innamorare. Le sensazioni che l'autrice descrive sono spesso palpabili e concrete, e si trasferiscono in maniera immediata nel lettore.
Certo non sarebbe giusto dire che si tratta di un romanzo esule da difetti, che riguardano a volte l'eccessiva rapidità o confusione con cui certi dettagli vengono affrontati, quasi fossero scontati, lasciando il lettore disorientato sul proseguimento degli eventi. Sicuramente una maggiore attenzione nella cura dell'intreccio, per i prossimi romanzi che vedranno Redlie come protagonista sarebbe auspicabile, in modo da poter far luce in maniera più efficace su alcuni punti relativi alla sua "discendenza" che mi sono putroppo sfuggiti.
Scritto al presente storico, 436 segue le avventure di Redlie McFarlane, diciassette anni, una ribelle chioma fiammante e un temperamento indomabile, le cui origini a metà tra la Scozia e Mantova la rendono ancora più particolare. La vita di Redlie in Italia è poco interessante e dolorosa, tra gli atteggiamenti altalenanti di una madre a volte assente e a volte opprimente, la scuola e la mancanza del padre che ha piantato in asso la famiglia quando Redlie era ancora in fasce.
Un giorno d'estate, però, alla porta si presenterà un raggio di sole chiamato Daisy, ragazza dall'aspetto stravagante e un forte accento londinese che strapperà la sua nipotina, fino ad allora mai incontrata, alla tediosa vita che conduce per portarla al 13 di Treasure Street a Camden Town, Londra. L'arrivo di Daisy segnerà un cambiamento radicale tanto nel romanzo quanto nel cuore di Redlie che, pur non avendo mai incontrato prima la zia, si lascerà trascinare dal suo entusiasmo e cederà al richiamo della famiglia, affezionandosi alle stramberie della sua nuova tutrice come se le due fossero legate da sempre. Che dire dell'arrivo a Londra, se non che è stato una dei cambi di ambientazione più appassionanti all'interno di un romanzo in cui io mi sia mai imbattuta prima d'ora? La passione che sgorga dai sentimenti di Redlie nei confronti della sua nuova casa è assolutamente travolgente, e lascia intendere l'amore che l'autrice deve provare per Londra, amore che condivido con tutta l'anima. Le strade, i profumi, i colori, sono descritti in maniera così perfetta e penetrante da far sentire il lettore parte del viaggio, quasi camminasse mano a mano con Redlie nelle strade della magica Londra, e quando dico magica non uso una parola a caso, credetemi.
Ciò che attende Redlie nella sua nuova abitazione vi stupirà e vi avvolgerà. In una sola parola: amore. L'amore di una famiglia strampalata, composta da amici mai conosciuti eppure ritrovati, e parenti sempre sognati e mai incontrati. Basteranno poche ore in compagnia di Daisy per sentirsi a casa, finalmente. A Londra Redlie conoscerà la vera amicizia grazie a Honey, soprannome di Timothy, suo coetaneo con cui nascerà subito un rapporto meraviglioso di fiducia e riscoperta, e che diventerà il compagno di viaggio pronto a condurla alla riscoperta della luce che la ragazza custodisce inconsapevolmente nel proprio cuore. Nulla dopo il suo arrivo a Londra sarà più come era stato un tempo per Redlie, che con stupore scoprirà un nuovo universo, fatto di magia, guarigioni incomprensibili, pensieri trasmessi come fossero farfalle, e intrugli che ribollono in un calderone. Un mondo a cui lei appartiene e che la fa sentire se stessa, ma che cela comunque dei terribili lati oscuri.
In uno dei suoi viaggi esplorativi della città, mentre il destino sembrerà volerle tirare un brutto scherzo tra scrosci d'acqua e corse senza fiato, Redlie incontrerà Sean: occhi tempestosi come il mare, bellissimo e terribile nella sua perfezione. Da quel momento nella vita di Redlie si scatenerà una tempesta di eventi incomprensibili, sogni che sembrano venire da un passato che non ricorda, e visioni di un feroce giaguaro che si aggira per le vie di Londra. Molte volte Sean e Redlie si ritroveranno sotto i cieli plumbei della metropoli, come due anime unite da un solo destino, quasi possedessero un solo cuore diviso in due che riprende a battere solo dopo essersi unito. Sean si insinuerà prepotentemente nella vita di Redlie, diventando la sua croce e la sua delizia, l'0ceano in cui perdersi, la sua unica ragione di vita ma anche la sua più tremenda maledizione.
La trama proseguirà con il suo ritmo serrato, regalando momenti davvero commoventi di amicizia e comunione, che a volte mi hanno strappato una lacrima, ma anche attimi di pura e selvaggia sensualità, descritta sempre con poesia e classe. Il viaggio di Redlie la condurrà a scoprire cose di sé che mai aveva immaginato, e presto sarà chiaro che la sua anima è antica e appartiene a un disegno più grande, a un passato in cui i tamburi suonavano mentre i pirati solcavano i mari, e le regine combattevano in armatura. Nella sua avventura finalmente Redlie conoscerà le sue radici e arriverà fino alla magica Scozia, che le aveva portato via James, suo padre, e che forse glielo restituirà. Una sorte tremenda incombe però impietosa su di lei, qualcuno di davvero malvagio vuole strapparle ciò che di più caro ha mai avuto al mondo rubandole un segreto che lei stessa nemmeno conosce...
Aspettatevi un finale davvero meraviglioso, scintillante e adrenalinico, soddisfacente e appagante, che vi farà comunque desiderare di leggere di più su Redlie e Sean!
Pur essendo la prima opera di Anna Giralndo, 436 è un romanzo maturo e ben curato, che possiede tutti i componenti che un buon Urban Fantasy dovrebbe avere. Lo stile è chiaro, diretto, e la trama è affascinante e ben curata. L'intreccio è molto intrigante e non lascia trapelare nulla che possa rovinare il bel finale che Anna ha voluto regalarci. Spesso corale, 436 possiede una grande quantità di personaggi, tutti meritevoli di attenzioni e ben caratterizzati, tutti capaci di incuriosire il lettore e fare innamorare. Le sensazioni che l'autrice descrive sono spesso palpabili e concrete, e si trasferiscono in maniera immediata nel lettore.
Certo non sarebbe giusto dire che si tratta di un romanzo esule da difetti, che riguardano a volte l'eccessiva rapidità o confusione con cui certi dettagli vengono affrontati, quasi fossero scontati, lasciando il lettore disorientato sul proseguimento degli eventi. Sicuramente una maggiore attenzione nella cura dell'intreccio, per i prossimi romanzi che vedranno Redlie come protagonista sarebbe auspicabile, in modo da poter far luce in maniera più efficace su alcuni punti relativi alla sua "discendenza" che mi sono putroppo sfuggiti.
Consigliato: è un libro che consiglio e che può essere apprezzato a tutte le età.
Quattro chiacchiere con Anna Giraldo
Nome: Anna Giraldo
Compleanno: 15 ottobre (Bilancia ascendente Leone).
Città in cui vive: Quistello in provincia di Mantova.
Colore preferito: rosso.
Film preferito: Underground di E. Kusturica.
Telefilm preferito: non guardo la tv dal 2008, mi piaceva la prima serie di Nic Tuck, quando ancora non assomigliava a Beautiful.
Cibo preferito: pizza bufala e basilico.
Dolce preferito: pan brioche, spalmato di Nutella e guarnito con fragole fresche.
Città preferita: Londra.
Negozio preferito: Whittard a Covent Garden.
Scarpe preferite: di vernice rossa con il tacco alto.
Stagione preferita: il primo giorno d’estate.
Festa preferita: la Vigilia di Natale, quando tutta la famiglia si riunisce.
Fiore preferito: la viola di campo.
Libri preferiti
1. Cent’anni di solitudine – Gabriel Garcia Marquez.
2. L’Aleph – Jorge Luis Borges
3. Il libro del riso e dell’oblio – Milan Kundera
4. Skellig – David Almond
5. Candido di Voltaire
Solo cinque?!?!
Ultime canzoni ascoltate sul suo I-Pod (I-Pod? What’s I-Pod? :o)))
1. Just Breathe – Pearl Jam
2. Vite parallele – Franco Battiato
3. When 2 r in love - Prince
4. My lovely man – Red Hot Chili Peppers
5. Enjoy the silence – Depeche Mode
Lo so, la mia cultura musicale è ferma alla preistoria…
Compleanno: 15 ottobre (Bilancia ascendente Leone).
Città in cui vive: Quistello in provincia di Mantova.
Colore preferito: rosso.
Film preferito: Underground di E. Kusturica.
Telefilm preferito: non guardo la tv dal 2008, mi piaceva la prima serie di Nic Tuck, quando ancora non assomigliava a Beautiful.
Cibo preferito: pizza bufala e basilico.
Dolce preferito: pan brioche, spalmato di Nutella e guarnito con fragole fresche.
Città preferita: Londra.
Negozio preferito: Whittard a Covent Garden.
Scarpe preferite: di vernice rossa con il tacco alto.
Stagione preferita: il primo giorno d’estate.
Festa preferita: la Vigilia di Natale, quando tutta la famiglia si riunisce.
Fiore preferito: la viola di campo.
Libri preferiti
1. Cent’anni di solitudine – Gabriel Garcia Marquez.
2. L’Aleph – Jorge Luis Borges
3. Il libro del riso e dell’oblio – Milan Kundera
4. Skellig – David Almond
5. Candido di Voltaire
Solo cinque?!?!
Ultime canzoni ascoltate sul suo I-Pod (I-Pod? What’s I-Pod? :o)))
1. Just Breathe – Pearl Jam
2. Vite parallele – Franco Battiato
3. When 2 r in love - Prince
4. My lovely man – Red Hot Chili Peppers
5. Enjoy the silence – Depeche Mode
Lo so, la mia cultura musicale è ferma alla preistoria…
- Cari lettori di Atelier dei libri, oggi ospitiamo nel nostro salotto la giovane e talentuosa Anna Giraldo! Anna accomodati pure dove preferisci, io ho allestito un piccolo spazio anche sul pavimento con cuscini e un morbido tappeto ispirandomi al tuo magnetico libro, se ti va, e nel frattempo presenta pure te e il tuo libro ai nostri lettori!
Ciao Glinda, ti ringrazio per la calda accoglienza, questi cuscini in varie gradazioni di rosso sono davvero molto confortevoli.
Mi presento alle tue lettrici: sono Anna Giraldo e nei primi trentasei anni della mia vita ho creduto che tutte le fantasticherie che mi passavano per la testa costituissero semplicemente un “piccolo” problema psichiatrico. – Dovrò decidermi a farmi curare – mi dicevo di tanto in tanto. Nel maggio del 2008 in effetti ho trovato la cura: scrivere. Così ho mollato gli ormeggi e sono partita per il viaggio fantastico di 436, il mio romanzo d’esordio.
436 è l’avventura a Londra di Redlie, una diciassettenne italo-scozzese. Il suo viaggio verso la coscienza di sé si compie in una dimensione in cui realtà, visioni e reminiscenze storiche si alternano continuamente portandola a contatto con il proprio retaggio famigliare e personale. Durante questa esperienza, irta di ostacoli e avversità, Redlie conosce l’amore per sé stessa, per gli amici e per un misterioso ragazzo…
- Dalla tua biografia si legge che sei una "lettrice seriale", immagino che allora tra noi ti senta a casa, siamo tutti tuoi simili! Qual'è stato il passo che ti ha spinto a passare dalla lettura alla scrittura?
Mi sono sempre trovata bene tra lettori e, fino alla scoperta dei Gruppi di Lettura, mi mortificava il fatto di un poter parlare in modo approfondito dei miei libri preferiti con gli altri. La maggior parte delle persone esprime il suo parere su una lettura con uno sterile – Mi piace – o – Non mi piace -. Io, decisamente, volevo saperne di più.
Come ho cominciato a scrivere? Nella mia vita ho sempre cercato un canale espressivo. Ho provato a recitare e anche a disegnare, per esempio. Ma nei miei tentativi non ho mai messo abbastanza impegno e pazienza per poter giungere a buoni risultati. Nel maggio 2008, in un periodo di apatia verso la lettura, ho iniziato la stesura di 436, quasi per scherzo all’inizio, e quando, a metà agosto, ho portato a termine la prima bozza, mi sono letteralmente meravigliata di me stessa. Quello era un periodo di crisi per il lavoro che si era fatto meno impegnativo e coinvolgente. Ho comunque dedicato moltissime nottate (pagate con mattine di coma profondo) alla scrittura e lo faccio tutt’ora, anche se il lavoro è ripartito alla grande e pretende concentrazione. Forse all’inizio c’era solo qualche condizione più favorevole, ma non mi spiego ancora quale sia stata la vera causa scatenante.
- 436 è il primo romanzo che hai pubblicato, che ne dici di raccontarci un po' della sua nascita? Svelaci qualche chicca sulla fase di scrittura...
Ho scritto 436 barricata nella mia stanza, senza rivelare il segreto a nessuno, perché, sul serio, non sapevo che l’avrei portato a termine. Scrivevo, stampavo, leggevo, correggevo di continuo. Lo facevo durante ogni minuto del mio tempo libero. In auto, recandomi al lavoro, pensavo a certi aspetti della trama o alla caratterizzazione dei personaggi e, impossibilitata a prendere appunti, registravo messaggi vocali sul cellulare. Ho letto anche tonnellate di documentazione su internet e rispolverato vecchi libri di scuola. Poi per tre mesi mi sono aggirata per casa con la cartina di Londra in tasca: la mia prima cartina, ormai a pezzi e tutta scarabocchiata. I miei famigliari, che conoscevano bene il mio amore per quella città, sono arrivati a pensare che stessi progettando di andare a vivere definitivamente laggiù.
- Dal tuo romanzo traspare un fortissimo amore per Londra, come se le emozioni che vive Redlie al suo arrivo in quella magica città scaturissero da un'esperienza reale. Raccontaci della tua esperienza in quei luoghi.
Londra è nella mia pelle dalla prima volta che vi ho messo piede. Il primo viaggio lo feci perché molte cose stavano cambiando in maniera abbastanza dolorosa nella mia vita, così decisi di andare in vacanza da sola. Da brava provinciale quale sono arrivai a Londra una domenica pomeriggio con 30 kg di bagaglio. Non avevo mai preso la metro, così uscii da Liverpool Street Station e trascinai il mio valigione su un autobus. Avevo solo banconote da 10 sterline per il biglietto quindi l’autista mi fece presente che non aveva il resto e mi invitò a scendere. Una ragazza di colore si avvicinò e pagò il biglietto per me. Io avevo una paura matta che in qualche modo lei volesse ingannarmi, rubarmi il bagaglio o chiedermi dei soldi, invece lei scambiò due parole di cortesia con me, alla mia fermata mi aiutò a scaricare la pesante valigia e mi indicò la strada da seguire. Quando la ringraziai, lei mi rispose - Non ringraziare. Fai a qualcun altro ciò che io ho appena fatto a te.
In quella vacanza ebbi molte altre esperienze che mi insegnarono la fiducia: in me stessa, negli altri, nel futuro. Successivamente tornai a Londra molto spesso. Non ha ancora tradito la fiducia che ripongo in Lei.
E poi è eclettica, è cosmopolita, è freak, è il regno del melting… io l’adoro!
-Redlie è un personaggio davvero interessante dal carattere forte, intraprendente e determinato, il cui cuore racchiude grandi segreti. Cosa puoi raccontarci di lei?
Redlie è la mia figlia di carta e d’inchiostro e, in quanto tale, in lei ho risposto tutta la mia fiducia e il mio amore.
Tutti i suoi amici vedono in lei una luce abbagliante, ma Redlie non riesce a comprendere di cosa si tratti in realtà, anche perché il mondo in cui è cresciuta è stato spesso crudele relegandola alla solitudine e alla mancanza d’affetto.
Anche a Londra le cose sembrano molto complicate per Redlie: lo spiraglio di tenerezza e fiducia trovato nel nuovo legame con la zia Daisy e con tutti i nuovi amici, non colmano il vuoto del suo cuore.
Redlie è costretta dall’incalzare degli eventi a crescere in fretta. Ella vacilla a volte ma, strada facendo, rivela infine la sua forza strepitosa, pur conservando ed esaltando, allo stesso tempo, femminilità e dolcezza.
- E poi c'è Sean: bello, tenebroso, impulsivo...
Mi sono detta: - Se di un sogno si tratta, allora voglio fare un sogno bellissimo.
Così è nato Sean. E per l’appunto, – Sei così bello che potresti essere un sogno –, gli dice Redlie in uno dei dialoghi di 436.
Sean è anche bizzoso e scostante… un vero scellerato. E’ difficilissimo amare uno come Sean e Redlie si domanda per quale motivo sia accaduto proprio a lei.
Il rapporto tra i due è burrascoso, spesso al limite della lite e altrettanto focoso al punto che Redlie sente la pelle ardere al solo contatto con il suo amato.
Del resto “buio e luce sono parte dello stesso disegno…”. Ne vedremo delle belle!
- 436 è un romanzo pieno di personaggi diversi, pieni di vita e caratteristiche davvero singolari. Chi è il tuo preferito in assoluto al di fuori dei protagonisti principali, e perchè? Svelaci un segreto su di esso.
Amo molto Honey, Tree, Daisy, James e Nate… avevi detto solo uno? Allora faccio un sorteggio…
Ecco: è uscito Tree Anderson. Fisicamente è ispirato a tre ragazzi, somiglianti tra loro, che ho conosciuto in frangenti molto diversi e che avevano come caratteristiche dominanti l’altezza e i lucidi capelli corvini. Insomma, che dire, ho un debole per i ragazzi alti… del tipo che quando vuoi rivolger loro la parola, devi farlo con il naso rivolto all’insù e per quanto siano gentili e comprensivi ti fanno sempre sentire un’insignificante piccoletta.
Da loro è nato Tree, dall’aspetto trasandato, un po’ trascurato, ma con un cuore così grande che non c’era spazio a sufficienza in 436, quindi sentirai parlare ancora molto di lui.
Fammi dire una parola anche su Honey, però. Timothy Honey Phoenix, il cui abbraccio è un balsamo in grado di lenire ogni dolore, è un principe nella sua dolcezza e nella sua determinazione. Come si fa a non amarlo? Quando penso a lui, lo immagino in una delle scene di 436: culla Redlie, disperata, nella penombra della sua stanza mentre fuori imperversa il temporale.
- Grazie alla meravigliosa caratterizzazione dei tuoi personaggi, non posso fare a meno di chiedermi se tu ti sia ispirata a qualcuno durante la stesura del romanzo! Come sono nati Honey, Nate, James Daisy e gli altri?
Ogni personaggio ha una genesi differente. Per descrivere l’aspetto di alcuni, come Tree, sono partita da persone reali, mentre per altri ho mixato mentalmente le caratteristiche di decine di fotografie. Lo stesso ho fatto con il loro carattere, giocando a dare a ognuno pregi e difetti che spesso non avevano nulla a che fare con chi aveva ispirato il loro aspetto. Credo che nessuna delle persone che conosco possa riconoscersi in uno dei miei personaggi.
E poi in ognuno c’è un po’ del mio vissuto, della mia esperienza con gli altri e l’alchimia delle parole mi porta spesso a scoprire a posteriori che uno o l’altro personaggio assomiglia terribilmente a qualcuno che mi è, o mi è stato, caro.
- Quanto c'è di Anna in Redlie, e quanto invece hai appreso da lei? In cosa siete diverse e in cosa invece vorresti assolutamente assomigliarle?
Redlie è o non è il mio alter ego? ;o).
Come ti ho detto poco fa, Redlie è la mia figlia di carta e d’inchiostro. E’ parte di me, una mia creazione al cento per cento. Il suo nome e il suo cognome li ho inventati di sana pianta, per poi scoprire che il nome esiste anche se è molto raro e il cognome è quello di un Clan scozzese dalla storia disgraziata (come poteva essere altrimenti?), ma di antichissimo retaggio. Il suo aspetto è giocato, ed esagerato, su tutto ciò che a mio avviso rende affascinante una donna: i capelli rossi, il fisico snello, gli occhi blu. Uhm… un po’ la invidio. Il suo carattere ribelle e i suoi modi sbrigativi sono forse l’aspetto che più mi piacerebbe avere di lei, al contrario io sono sempre molto composta e politically correct oltre che eternamente indecisa.
Il suo modo sempre molto fisico di soffrire, invece, è assolutamente mio. Anche l’essere schizzinosa a tavola è un mio difetto fin da quando ero ragazzina, anche se guardando le mie foto non si direbbe proprio.
Cosa ho imparato da lei? La tenacia, una dote che avevo in misura molto più limitata in precedenza e, ti farò ridere, Glinda, ma da Redlie ho imparato a entrare in un negozio di abbigliamento e scegliere in un batter d’occhio tutto quanto il guardaroba della stagione, mentre prima dovevo fare cinque volte il giro della città e provare ogni cosa almeno due volte.
- 436 fa parte di una trilogia di romanzi autoconclusivi, correlati da molti racconti, così la domanda nasce spontanea: vedranno tutti come protagonista Redlie? Puoi svelarci qualcosa sul secondo romanzo, che a quanto pare è già pronto per la pubblicazione? E dove potremo trovare i racconti in questione?
Io spero si tratti di una trilogia! Insomma il secondo, Thunder + Lightning, è ancora nel cassetto e il terzo… ancora nella tastiera del mio portatile!
Su Thunder + Lightning posso dirti che è un romanzo corale, molto più di 436. Un romanzo invernale, pieno di rabbia e di tristezza, immerso nelle nebbie londinesi e in quelle molto più fitte della Pianura Padana. Mi sono ispirata ai versi di Paul Eluard, La morte, l’amore e la vita e poi ho “rubato” un’idea al buon vecchio Shakespeare, dal Racconto d’Inverno e ancora una volta ho giocato con le parole di “La scrittura del dio” di J.L.Borges e non mancano i Red Hot Chili Peppers, naturalmente. Insomma, un altro oggetto freak da maneggiare con cura. E come dice James in T+L: - Never mingle with freaks!
Quanto ai racconti, ce ne sono tre, La porta di Daisy, Mr. J. Walker Jr. e Il guardiano pubblicati sul web (ma ti sfido a leggere Il guardiano e comprendere in che modo sia correlato con 436) e altri due pubblicati in cartaceo, Zoélie e Dea Gattara (però se cerchi un po’, trovi anche questi in rete). Altri sono nel cassetto, in attesa di trovare la loro giusta collocazione.
Redlie non è quasi mai la protagonista dei miei racconti: quelli mi servono per dare respiro a personaggi secondari e a passaggi che sviluppati nella storia principale ne guasterebbero il ritmo. Si tratta di “altre storie”, ma qualcosa di Redlie c’è in ognuna di esse.
- Be' Anna, l'intervista è stata magnifica e ho trovato adorabile chiacchierare con te! Non vedo l'ora di leggere la tua prossima opera, ma nell'attesa ci delizieremo con i tuoi racconti, mi raccomando non farci aspettare troppo! Ti abbraccio forte e ti ringrazio per la tua visita, hai un messaggio per i lettori?
Grazie di cuore Glinda, per avermi ospitata qui nel tuo bellissimo blog e a tutti i lettori che decideranno di darmi fiducia e di leggere 436. Spero che la storia di Redlie vi regali la stessa emozione che ho provato io nello scriverla.
Un grande abbraccio da parte mia, di Redlie e di Honey a tutti.
Ed ora solo per voi lettori di Atelier dei Libri, Mezz'estate, un racconto inedito legato a 436
Clicca per leggere o scaricare
"Quest'opera è ceduta dall'autrice con licenza Creative Commons."
Un assaggio per voi, il racconto segue il punto di vista di Sean, perciò preparatevi! Per leggere tutto il racconto vi basterà cliccare sul banner in alto!
Sua madre le ha dato la chiave.
- Sono passati quasi dieci anni - mi dice mentre camminiamo. - La nonna morì all’ospedale. Alessandra mandò una signora a gettar via la roba dal frigorifero e a sigillare porte e finestre. Poi nascose la chiave.
Tiene forte la mia mano e vedo che le sue labbra tremano appena. Ma nei suoi occhi c’è una luce bellissima.
- Alex è la solita - sussurro.
- Io gliela chiesi, una volta. Avevo delle cose mie da prendere lì, delle cose a cui tenevo. Ma lei andò su tutte le furie -. Fa una lunga pausa, abbassa lo sguardo, riprende fiato - Frugai ovunque, mentre lei non c’era. Ma non mi riuscì mai di trovarla.
Al limitare del paese c’è una piccola casa rurale con vecchie persiane scolorite. Ci fermiamo all’inizio del vialetto sterrato. Io l’abbraccio. Le bacio la fronte e le labbra.
- Grazie! - bisbiglia al mio orecchio e la sua voce spumeggia leggera nell’aria. Io provo a respirarla affinché entri tutta dentro me.
Davanti alla porta mi consegna la chiave.
Apro con cautela.
Un raggio di sole calante scivola attraverso una fessura della finestra rivolta a occidente in fondo al corridoio. Dall’uscio lei osserva il fitto pulviscolo in sospensione. Io le tengo un braccio attorno alle spalle. Si gira a guardarmi e il suo viso si apre in un’espressione di genuina contentezza.
-Vieni! - e fa il primo passo dentro la casa addormentata.
Mi accompagna in giro per le stanze aprendo finestre e spalancando imposte cigolanti.
In cucina i piatti lavati sono ancora disposti sul canovaccio al lato del grande tavolo di legno massiccio.
Nel salotto uno spigoloso divano di velluto scuro è ricoperto da un pizzo fatto a mano. Un lavoro all’uncinetto giace inconcluso sulla poltrona.
Nello studio c’è una libreria piena di libri rilegati con copertine eleganti. Mi avvicino per esaminarne uno, ma lei mi ferma ridendo - Lascia perdere! Sono tutti di Selezione!.
La guardo interrogativo. Lei alza le spalle. Prende il mio polso tra le dita e mi conduce al piano di sopra.
- Aveva tanti gatti - ricorda mentre saliamo le scale di pietra grezza ricoperte da una guida di moquette consumata color mattone. - Se ne andarono via tutti il giorno in cui fu ricoverata all’ospedale. Io li cercai per molto tempo, attorno alla casa. Li chiamavo per nome. Io li sapevo tutti i nomi dei suoi gatti.
- Eri una di loro? - le domando immergendo le labbra tra i suoi capelli scompigliati.
Annuisce.
- Ecco -. Spinge una porta sulla destra e mi fa strada in una stanzetta buia. Apre la finestra illuminando un letto singolo al cui centro è adagiato un gattino tigrato di peluche. Lo prende tra le mani e lo scuote, fa alzare una nuvoletta di polvere.
Raccoglie un paio di libri illustrati dal comodino.
- C’è un’altra cosa - mi spiega consegnandomi il bottino. Esce decisa dalla stanza e si dirige alla porta di fronte. La tocca appena e poi esita un istante prima di entrare.
Non apre la finestra. Aggira il letto matrimoniale nella semioscurità. Un cassetto stride, quando lei lo fa scorrere.
Un secondo dopo è fuori.
Mi mostra una conchiglia di madreperla nel palmo aperto.
Serra le dita attorno a essa e fa scivolare la mano nella tasca dei jeans poi si affretta a scendere le scale saltando i gradini.
Io indugio per alcuni istanti, prima di seguirla. Mi andrebbe di saperne di più di quella stanzetta che ha ospitato i suoi sogni di bambina. Eppure rimango immobile a fissare le lucide biglie degli occhi del peluche poggiato sopra i libri tra le mie mani.
La ritrovo seduta sull’orlo del divano. Assorta.
Ha tolto il pizzo scoprendo i ghirigori in negativo lasciati dalla polvere. Guarda senza vedere un servizio di bicchierini da liquore disposto su un vassoio dietro il vetro della credenza contro la parete.
Nel pugno sinistro, sopra il ginocchio, strizza forte la conchiglia.
Poso ciò che sto portando sul tavolino di fronte a lei, poi mi accomodo al suo fianco.
Lei si gira a guardarmi imbambolata - Ti ho mai detto di quella volta che la nonna e io abbiamo fatto il Nocino? - mi domanda a voce bassa.
Poi inizia a raccontare prima ancora che io le risponda.
Ciao! Partecipo volentieri a quest'altro splendido giveaway ^^ Non ho mai letto un'opera della Giraldo, ma grazie alla tua presentazione e recensione e a quelle di altri blogger mi sono fatta un'idea molto positiva di questa giovane autrice ^^ Già una storia in cui si trovano giaguari a Londra mi incuriosisce *_* Incrocio le dita ^^
RispondiEliminaIl libro lo avevo messo in wish list in attesa di tempi migliori, bella recensione, m'ha incuriosito ancora di più, la figura curiosa, a mio parere, è quella di Sean voglio saperne di più!
RispondiEliminaPartecipo a questo giveaway:) L'autrice sembra molto simpatica e anche io come lei ho amato Candido di Voltaire:) Incrocio le dita...
RispondiEliminauhm partecipo subitissimo...
RispondiEliminala copertina del libro già mi aveva incuriosito un bel pò e inoltre mi piace molto.
la trama mi ha fatto venire voglia di andare più a fondo...e poi leggendo la tua recensione... mi son detta che è da leggere come libro... quindi provo a vincerlo =)
Waw sembra davvero interessante qst libro, la copertina nn mi conviceva tnt ma poi leggendo la tua recensione mi incuriosisce molto :D partecipo :D
RispondiEliminaSto corteggiando questo libro da fin troppo tempo, martedì scorso lo stavo comprando e alla fine ho fatto vincere un altro al posto suo (mannaggia!!), cioè Mirror Mirror di Maguire.
RispondiEliminaHo già deciso però che il prox acquisto Amazon sarebbe stato per lui, e dopo aver letto l'intervista alla Giraldo ne sono ancora più convinta. Mi è piaciuto molto l'episodio del taxi a londra: anch'io amo quella città ma non ho mai assistito a episodi di altruismo come quello... mah! sarà stata una Londra più magica, la sua *_*
Vabbè, io provo a partecipare al GA ma se non vinco non mi lamento, promesso!!! XD
questo libro è un mix di mistero (chissà che segreto dovrà scoprire da sola la nostra protagonista), amicizia e amore con questo ragazzo londinese..sono curiosa!
RispondiEliminaAppena ho letto la trama di questo libro l'ho inserito nel foglietto che tengo attaccato al muro su cui ci sono scritti tutti i libri che desidero comprare :)...la breve trama che non svela mi affascina...è raro che si trovi una trama scritta bene che invigli a comprare un libro :)
RispondiEliminaLa tua recensione poi accresce la mia curiosità; bella anche l'intervista :) Più tardi leggero il racconto :)
Partecipo mooolto volentieri
Un'autrice italiana... partecipo al volo!
RispondiEliminaPoi la trama è interessante e come hai scritto tu Glinda non lascia trapelare molto... Poi Londra, quanto mi piace quella città *_*
l'avevo messo in wish list,da un pò,ma adesso che ho letto la tua recensione sono davvero convinta!!e poi la copertina è stupenda!ps. pan brioche spalmato di nutella..come non amare una scrittrice così ;)
RispondiEliminawow che libro pieno di mistero....e io adoro i misteri...=)insomma devo far posto nella mia già stràpiena libreria...:D
RispondiEliminagrazie ai libri riesco a evadere dalla mia solitudine...e le trame come questa mi regalano una gioia immensa...io vivrei in una libreria...i libri non feriscono mai...sanno essere fedeli per sempre.
Ciao!Anche io ho messo questo libro tra tutti i libri che vorrei leggere.E' un urban fantasy che mi ispira molto e poi sto riscoprendo da qualche tempo gli scrittori italiani che non sono affatto da meno a quelli stranieri. Spero di averlo al più presto!
RispondiEliminaanche io adoro i misteri, in particolare quando sono così unici ed originali. sosteniamo gli scrittori italiani. grazie per questa chance. un abbraccio
RispondiEliminaDevo dire che inizialmente non ero particolarmente interessata a questo libro... La trama mi sembrava un po' "così così", sai, la solita ragazzina che improvvisamente si trasferisce e improvvisamente conosce un bel tenebroso e improvvisamente scopre di essere speciale. Però... la tua recensione sembra parlare di un libro interessante, originale. E devo ammettere che ho un debole per Londra (e con "un debole" intendo che la amo pazzamente) e in generale per la U.K. (Scozia compresa! Un'ambientazione affascinante per un finale, senza dubbio!) quindi... forse dovrei dare una possibilità a questo libro, che dici? ;)
RispondiEliminawow! partecipo! (speriamo bene)
RispondiEliminache bella la trama! adoro i misteri e pensare che è un' autrice italiana...concordo con pier.va, gli scrittori italiani non sono da meno a quelli stranieri
in bocca al lupo a tutti!
Ciao Glinda e ciao a tutti.
RispondiEliminaGrazie a Glinda per la bellissima recensione e grazie a tutti coloro che hanno commentato per l'entusiasmo bellissimo e commovente.
Dedico il mio racconto "Mezz'estate" a mia nonna, con tanto affetto e un po' di malinconia.
Un bacio.
Anna Giraldo.
Non partecipo al giveaway perché ho già "436" nella mia libreria senza però averlo ancora letto! E' stata davvero piacevole quest'intervista... è stato un vero piacere leggerla!
RispondiEliminaUn grande in bocca al lupo alla scrittrice per la sua carriera!
La trama in effetti confonde un po' le idee con tutti quei quesiti, ma la recensione ha chiarito bene cosa dobbiamo aspettarci da questo romanzo.
RispondiEliminaL'intervista è stata interessante. Il fatto che l'autrice abbia scritto il libro in gran segreto aggiunge un tocco romantico al suo lavoro.
Sono curiosa di sapere a cosa si collega il numero del titolo...che sia una strategia per farci sapere il numero della pagine? ;-)
Partecipo al giveaway :-)
bella intervista e interessante romanzo di cui non conoscevo l'autrice...incroco le dita!
RispondiEliminaAppena i miei occhi hanno incontrato la luce di questa cover ne sono rimasta ammaliata e dopo aver letto la recensione di Glinda la curiosità e la voglia di conoscere, approfondire e sognare mi ha pervaso come una vampata bollente...partecipo e corro subito a condividere
RispondiEliminaciao!
questo libro lo desidererei tantissimo.....anzi lo voglio!!! ho letto attentamente tutto il post e se devo riassumere con qualche aggettivo dico interessante, piacevole e misterioso, ironico e oscuro in conclusione da non lasciarselo sfuggire
RispondiEliminaIo avevo in mente di prenderlo poi alla fine non l'ho comprato.
RispondiEliminaLa recensione fantastica come sempre, sono piu curiosa di prima!!!
Adoro gia l'autrice, l'intervista mi piace un sacco.
Comunque partecipo anche io e incrociamo le dita!!!
oggi è il giorno della "risurrezione" e per un cristiano credente e professante è l'inizio di una vita nuova, diversa....quindi perchè non partecipare? anche questo è un'esperienza di conoscenza e condivisione
RispondiEliminaPartecipo e approfitto per augurare una Pasqua serena a tutti
Bhè dopo la tua recensione non posso che partecipare^^
RispondiEliminaE poi tutti questi misteri...mi piacciono!
Bello il racconto inedito e poi sai cosa mi è piaciuto? La parte prima dell'intervista dove ci sono elencati gli ultimi libri letti, le ultime canzoni e poi ho in comune con l'autrice la festa preferita: la vigilia di Natale^^
Partecipo anche io!!! Qualche settimana fà ho trovato girovagando per il web la trama di 436 e ne sono rimasta a dir poco affascinata!!! Bellissima l'intervista ad Anna!!!
RispondiEliminaLa cosa che mi ha subito colpita del libro però è stata la copertina! E poi mi piacerebbe davvero capire il significato del titolo!
Bhè non mi resta che incrociare le dita!!!
fattoo
RispondiEliminaCarmen Melfi
email:jasminem2004@hotmail.com
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vi seguo su fb e sono follower
vorrei questo libro in primis xchè amo leggere e poi xchè l'intervista all'autrice mi ha colpito
Ciao
RispondiEliminaleggere mi ha incuriosito e quindi partecipo .
Il libro ha del misterioso, del magico e si parla anche dell'amore. Insomma un libro da leggere. Complimenti anche per l'intervista.
La tua recensione dice tutto e niente sulla Trama, di conseguenza ha aumentato la mia curiosità alimentata dalla magnifica copertina, già dalla prima volta che è apparso sul tuo blog è finito sulla mia lista. Inoltre anche se non sono mai stata a londra è una città che mi affascina molto, invece in scozia ci sono stata a 17 anni in vacanza studio ed ho amato pazzamente Edimburgo e le Highlands, altro punto a favore di 436!!!! Bellissima l'intervista all'autrice, ha ragione quando dice che se si sogna è meglio farlo alla grande!!!!
RispondiEliminaLa tua recensione è molto ben curata e mi incuriosisce tantissimo. Adoro la copertina del libr, e sono curiosissima di sapere che cos'è la Luce che custodisce nel cuore la ragazza X3
RispondiEliminaMolto interessante, ora vado a vedere se ho il libro in libreria.
RispondiEliminaHo una vaga idea sul tema del libro ma tutto questo mistero mi incuriosisce anche di più :)
RispondiEliminaMi ispira anche la protagonista e la suddivisione dei personaggi, la zia eccentrica, Camden Town.. wow, curiosissima!
Come avevi detto tu la trama lascia ben poco all'immaginazione...ma la tua recensione e l'intervista poi mi hanno convinta!
RispondiEliminaE' sicuramente un libro da leggere!!!!
Davvero un libro interessante!
RispondiEliminasicuramente prima o poi sarà nellA mie libreria xd
Finalmente un altro libro di un autrice italiana! XD
RispondiEliminasono contenta che se ne trovino di più.
Io provo a vincere questo interesante libro **
se lo stile è snello il numero delle pagine è ininfluente... magari 436 è il numero delle pagine :)
RispondiEliminaSolo per il fatto che la protagonista ha "una ribelle chioma fiammante e un temperamento indomabile" partecipo assolutamente!
RispondiEliminaPoi voglio capire perchè 436 leggendo bene il libro. La scrittrice sembra simpatica. Bell'intervista, mi ha reso ancora più incuriosita. Speriamo che la pasqua porti fortuna...
P.S. Auguri a todosss!
All'inizio la trama non mi convinceva molto ma con la tua recensione mi sono convinta che devo avere questo libro!!! Infatti non ero riuscita a capire appieno la magia, i rapporti umani e l'amore che avrei trovato all'interno nel libro, inoltre non sono mai stata a Londra e sapere che in 436 la descrizione della città è cosi fantastica e magica mi invoglia a leggerlo.. Incrocio le dita!!!
RispondiEliminaciao :) partecipo molto volentieri, ho letto i primi capitoli di questo libro e subito mi ha colpita la storia della protagonista, Redlie; il racconto inedito è una vera chicca, grazie per averlo proposto *_*
RispondiEliminaFra
Dalla copertina e dalla trama sembra un libro interessante. Ho letto su internet i primi capitoli e mi sono piaciuti molto.
RispondiEliminaPartecipo molto volentieri! Questo libro mi ha colpita subito dalla copertina che è veramente bella, inoltre la Casini editore pubblica sempre ottimi libri... La cosa però che mi ha colpito di più è stato vedere quanto la protagonista mi ricordi me in quello che ha vissuto. Ci sono moltissime coincidenze tra le nostre vite... Dall'origine straniera al tatuaggio del triskel, dai genitori allo studio... Se non dovessi vincerlo lo comprerò sicuramente, anche perché ne ho già letta una parte e quindi mi piacerebbe finirlo :)
RispondiEliminaNel frattempo provo a partecipare, anche se non ci spero troppo... ^^
Ho visto che l'autrice ha commentato! E' bellissima questa partecipazione.
RispondiEliminaIl libro merita già solo per il fatto che l'autrice è italiana e per il numero di pagine. Adoro i grandi tomi.
Grazie per l'opportunità!
Grazie ancora per le bellissime iniziative.
RispondiEliminaNon conosco la scrittura della Giraldo, purtroppo, perchè non ho letto niente di suo prima. Bene, non sono in ritardo: posso iniziare con questo accattivante libro! Da quanto ho letto qui ne vale proprio la pena!
Mi fa sempre piacere quando l'autore/autrice è italiano/a!
Speriamo ...
bellissima la copertina e misteriosa la trama... poi leggendo la tua recensione la voglia di averlo nella mia libreria è aumentata..infatti se non lo vincessi lo andrei a comprare il prima possibile... speriamo bene... :)
RispondiEliminaDalla trama non si percepisce molto del filo conduttore della storia, però lascia molte domande a cui vorrei una risposta! L'unica soluzione è leggere il libro... allora in bocca al lupo! :)
RispondiEliminaBellissima la trama ma ancora più bella la tua recensione! Non vedo l'ora di poter leggere questo libro..speriamo :D
RispondiEliminaho appena conosciuto sia Anna Giraldo sia il vostro blog ma devo ammettere che apprezzo molto entrambi! ed il libro mi incuriosisce molto! ha una trama davvero avvincente!
RispondiEliminaincrociamo le dita! =D
Redlie sembra un personaggio interessante e mi piace il contesto che le ruota intorno, un libro da leggere ...in un modo o nell'altro... incrociamo le dita!
RispondiEliminaGrazie mille per il racconto inedito! Vado subito ad aggiungere 436 alla mia lista dei desideri. E dopo aver letto la recensione più che positiva non mi rimane che incrociare le dita! >_<
RispondiEliminaDeve essere un bellissimo libro!Lo voglio!
RispondiEliminaBellissima recensione...mi hai incuriosita tantissimo!
Una recensione che incuriosisce ancor di più della trama, complimenti.
RispondiEliminaE poi che dire dell'estratto ...viene voglia di continuare a leggere ...
Ciao
Leggere le interviste agli autori mi piace sempre moltissimo. Lo trovo utile e interessante per comprendere meglio i personaggi del romanzo e i loro tratti caratteristici :) se poi le interviste sono divertenti come questa è un vero piacere leggerle! Carino l'episodio del taxi :D
RispondiEliminaLo stile narrativo della Giraldo mi sembra fluido e scorrevole, a giudicare dal brano riportato alla fine del post. La trama di questo romanzo invece è accattivante e la copertina mi ha affascinata fin da subito!
La tua ottima recensione poi mi ha convinta definitivamente: lo voglio :P
Allora: vi seguo, condiviso su Twitter (c'è il link nel form) e cliccato "mi piace" sulla vostra pagina Facebook (sono sempre DesdemonaLovesMoon).
RispondiEliminaDevo dire che questo libro mi ispira molto, perché amo gli elementi sovrannaturali, le atmosfere un pò misteriose e le città affascinanti come Londra...
La trama mi incuriosisce molto (e poi il gatto di nome Copernico... direi che il prossimo gatto che adotto lo chiamerò così XD), ci sono troppe domande a cui bisogna dare risposta! Spero di vincerlo sennò lo aggiungerò certamente alla mia wishlist e nel caso lo comprerò appena possibile :)
RispondiEliminaComplimenti alla scrittrice. La trama è molto interessante. La copertina del libro è affascinante e già rende l'idea di un romanzo pieno di misteri e questo titolo non può far altro che aumentare la curiosità.
RispondiEliminami è piaciuta molto l'intervista all'autrice,sembra una ragazza molto simpatica e con tanta immaginazione..!sono sicura che anche il suo libro sarà molto coinvolgente!
RispondiEliminaSono ancora in tempo vero? La bellissima copertina ha attirato la mia attenzione, la tua recensione e l'intervista hanno fatto il resto..
RispondiEliminaDall'Italia a Londra...come invidio Redlie!
Vorrei almeno accompagnarla nel suo di viaggio ;)
questo.per me..è il classico libro che non ti aspetti..copertina e titolo non ispiravano per nulla..ma dopo aver letto questo post...sono molto attratta dal leggerlo
RispondiEliminae pi W il made in Italy :)
sono caty nel form..ma come follower sono catymariposina
Bhè, è scontato dire che vorrei leggere il libro perchè la trama mi intriga...poi Londra....ci andrò per la seconda volta quest'estate, c'è bisogno di aggiungere altro? :P
RispondiEliminaE poi i gusti dell'autrice (Londra, Whittard *_*, Natale :P per non parlare di Cent'anni di solitudine e della play list eheheheheeheh), merita una possibilità u.u
Partecipo volentieri! La copertina, hai ragione è davvero bellissima!
RispondiEliminaLondra è senz'altro una delle mie città preferite e ottimo teatro per un romanzo di questo genere!
Mi ha fatto sorridere il racconto del primo viaggio a Londra dell'autrice con la valigia da 30kg! =)
Ciao!
RispondiEliminaChe belle le tue recensioni!Sempre ben curate e che ti invogliano a leggere tutti i libri!!!!!
Chissà come sarà questo...già una trama ricca di misteri mi piace!!
E poi dobbiamo dare una mano e sostenere tutti i nuovi scrittori italiani!
Grazie del giveaway!!!!!
La cosa che più mi incuriosisce è l' amicizia tra la protagonista ed il gatto Copernico!!! Ma ovviamente mi affascina l' ambientazione a Londra!
RispondiEliminaCiaooo!!!
Bella la recensione,bella l'intervista... Complimenti Glinda! <3 M'intriga molto questa storia..! Il racconto però torno a leggerlo dopo aver preso il libro!:P
RispondiEliminaLa cosa che più mi intriga è di certo il giaguaro xD è uno degli animali (come il ghepardo e il leopardo) che ho sempre amato ^^ Del libro non c'è molto da dire, se non lo si legge, ma devo dire che sono interessato alla lettra di un libro scritto in presente storico. Tutto il "nuovo" è sempre bene accetto :)
RispondiEliminaUn'altra autrice italiana che mi ispira moltissimo, ho visto Londra solo una volta (per ora) ma ammetto di averla trovata magica e bellissima, nonostante non avessi grandi aspettative, sarebbe carino leggere un libro in cui traspare tanto amore per questa città.
RispondiEliminaè molto bello che l'autrice abbia già scritto così tanti racconti correlati alla sua storia, è sintomo del fatto che ha ben chiaro il mondo da lei creato,e dove vuole andare a parare.
Li leggerò ovviamente però solo dopo aver letto il libro.
Incrocio le dita per il giveaway, altrimenti vedrò di comprarlo :)
grazie
Fede
condiviso il link!! ^^ http://www.facebook.com/profile.php?id=1004427453
RispondiEliminabeh... il libro sembra interessante, e che sia il primo di questa autrice non è un problema.. molte nuove autrici hanno fatto serie entusiasmanti e grandiose!! la cosa che più mi ha colpito della tua recensione è stata l'introduzione di timothi, normalmente vi è sempre una storia d'amore e una qualche amica che faccia da supporto, ma il fatto che sia un maschio è originale.. prende punti.. quindi non vedo l'ora di vincerlo o comorarlo ^^ baci
Ovviamente partecipo! Appena ho letto la trama ho subito capito che sotto c'era una trama così misteriosa! Non poteva essere altro!
RispondiEliminaMi è piaciuta molto la storia della ragazza che ha pagato il biglietto Ad Anna! Mi ha ricordato un film in cui questo bambino ha inventato un metodo per aiutare le persone... SOstanzialmente una persona doveva aiutarne 3 e queste dovevano a loro volta aiutare tre persone! Bello bello!
Ovviamente bellissima intervista!!
ehm si ho mischiato un po' di parole prima xD
RispondiEliminaquesta frase : ppena ho letto la trama ho subito capito che sotto c'era una trama così misteriosa! Non poteva essere altro!
In realtà è: Appena ho letto la trama così misteriosa ho capito che sotto ci doveva essere un intreccio molto particolare!
Ok :)
Il libro sembra splendido e già pieno di elementi interessanti, pur essendo l'autrice un'esordiente.
RispondiEliminaInoltre mi sembra umile e simaptica il che renderà sicuramente la sua opera degna di nota!
In bocca al lupo a tutti
Lucia
Bellissimo! La tua recensione mi ha affascinata.. i personaggi sembrano assolutamente particolari e la trama misteriosa è una delle cose che di solito mi piace maggiormente in un libro del genere..
RispondiEliminaE poi adoro Londra!!
Quindi partecipo :)
Un'altra giovane autrice italiana si cimenta con il fantasy,un genere di cui nell'ultimo periodo si è troppo abusato..Sinceramente dalla trama e dalla recensione il romanzo sembra molto originale ed affascinante, quindi partecipo al giveaway con la speranza in primis di vincerlo e in secondo luogo di poter leggere finalmente qualcosa di nuovo, lontano dagli stereotipi degli autori USA!!
RispondiEliminaIl trionfo è di chi scopre a fondo i segreti di un prodotto eccezionale. Scopri anche tu cuore di peluche i love you 26 cm. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ3NTQyNTA3NCwwMTAwMDA3NixjdW9yZS1kaS1wZWx1Y2hlLWktbG92ZS15b3UtMjYtY20uaHRtbCwyMDE2MTAzMCxvaw==
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