Un San Valentino Speciale Presenta: Fiabe d'Amore

Un San Valentino Speciale continua il suo viaggio verso il 14 Febbraio, e per riempirvi la settima d'amore e zucchero puro ecco un meraviglioso e sognante libro per voi...

Oggi vi presento Fiabe d'Amore, la più dolce e scintillante raccolta di favole romantiche di tutti i tempi.

Tradotte da Carlo Collodi, autore che ha fatto del fiabesco uno stile di vita, e scritte da  Marie-Catherine, baronessa d'Aulnoy e Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, due meravigliose autrici appartenute alla Corte del Re Sole.

Le storie di queste due scrittrici sapranno farvi sospirare ed emozionare, poichè nulla è più forte di una bella avventura d'amore. 

Conosciamo  Jeanne-Marie Leprince de Beaumont per la sua opera più famosa,  ovvero la riedizione de La Bella e la Bestia, versione che ha reso famosa sia la fiaba che la donna. Madame Le Prince de Beaumont, è stata la prima vera autrice di romanzi per giovani lettori, e non mi riferisco alle opere dedicate ai bambini, bensì a quelle indirizzate ai giovani adulti, creando un genere che oggi, a distanza di trecento anni, è quello di maggior successo in campo editoriale.

Marie-Catherine d'Aulnoy è una tra le più famose favoleggiatrici della Corte del Re Sole, e le sue opere si distinguono dalle altre per i temi importanti che spesso celano. Più che una scrittrice di fiabe, Madame d'Aulnoy si può considerare una romanziera, perchè i suoi racconti sono ricchi e articolati come piccoli romanzi d'amore e di avventura. Meravigliosi scenari, incantevoli abiti di broccato e amori sussurrati a fior di labbra si mescolano con naturalezza alla crudeltà del matrimonio combinato, di cui troppe donne erano vittime a quel tempo.

Amori disperati, impossibili, meravigliosi: una raccolta di fiabe incantate, un piccolo gioiello letterario. Uscite dalla penna di due brillanti scrittrici della Corte del Re Sole, e tradotte per noi dal papà di Pinocchio con il suo linguaggio garbato e pungente, queste fiabe sono capolavori senza tempo, che hanno accompagnato intere generazioni di bambini e di adulti. ''Nel voltare in italiano i Racconti delle Fate [Il titolo originale di questo libro era: I racconti delle fate voltati in italiano da C. Collodi. N.d.r.] m'ingegnai, per quanto era in me, di serbarmi fedele al testo francese. [...] A ogni modo, qua e là mi feci lecite alcune leggerissime varianti, sia di vocabolo, sia di andatura di periodo, sia di modi di dire. [...] Peccato confessato, mezzo perdonato: e così sia.'' C. Collodi